Guardia di Finanza sequestri a Sant’Antimo

La Guardia di finanza di NAPOLI ha sequestrato 500 mila prodotti contraffatti. I finanzieri della compagnia di Afragola hanno effettuato d’iniziativa un accesso presso un polo industriale a Sant’Antimo, con lo scopo di individuare attivita’ commerciali abusive dedite alla contraffazione di marchi e al conseguente sversamento illecito di scarti di lavorazione e di rifiuti in genere. Le Fiamme gialle hanno cosi’ controllato diversi stabilimenti commerciali operativi. Sin da subito, a seguito dell’ispezione di ogni singola attivita’, e’ stata constatata la commissione di diversi reati ambientali, in virtu’ di: sversamento illecito di liquidi tossici direttamente nella fognatura; mancanza di impianti di filtraggio per le immissioni in atmosfera di fumi prodotti dal ciclo produttivo; mancanza totale di sistemi di smaltimento rifiuti speciali. Nella circostanza, in un primo opificio e’ stata scoperta un’attivita’ abusiva di fonderia di alluminio e metalli in genere, che operava in assenza di partita iva, di certificati di prevenzione incendi, di agibilita’, e di ogni sistema di smaltimento rifiuti e dei fumi. I lavoratori presenti – tutti di nazionalita’ italiana – svolgevano le operazioni di fabbricazioni e laccatura di pentole e maniglie in pessime condizioni igienico-sanitarie ed esposti ad elevate esalazioni di vapori e gas chimici provenienti dalla fusione dei metalli. Dai controlli e’ emerso che, a fronte di piu’ di dieci ore di lavoro quotidiane, percepivano un salario di circa 200 euro mensili. In un secondo stabilimento e’ stato individuato personale dedito alla contraffazione di detersivi per l’igiene della casa e della persona di note case produttrici internazionali. Lo stabilimento e’ stato sottoposto a sequestro penale, insieme ai macchinari, tutti di ottima qualita’, ed a migliaia di articoli contraffatti. Un terzo controllo eseguito nell’area industriale ha fatto emergere una ditta individuale operante nel settore del confezionamento di abiti da uomo, gestita da un soggetto di nazionalita’ indiana, con all’interno sei lavoratori di varie nazionalita’ risultati completamente “in nero”, con l’area antistante occupata da numerosi autoveicoli dismessi, i cui liquidi combustibili e lubrificanti colavano direttamente nel sottosuolo. Da ultimo, in un quarto deposito sono stati rinvenuti e sottoposti a sequestro alcuni capi di abbigliamento contraffatti relativi ad abbigliamento sportivo riportante loghi di squadre di calcio nazionali ed estere. L’operazione ha condotto, complessivamente, all’individuazione di 27 lavoratori in nero, alla denuncia a piede libero di 16 persone ed al sequestro di due opifici e diversi macchinari industriali; oltre 30.000 litri di liquido anticorrosivo e detergente intimo; circa 500.000 prodotti contraffatti per un valore complessivo stimato di circa mezzo milione di euro.

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