Santa Maria la Carita’: slittano ancora i tempi per la realizzazione del cimitero

Si è svolto presso la sala parrocchiale di Santa Maria la Carità una riunione pubblica organizzata dal Comitato pro cimitero. L’evento ha visto anche l’intervento del Sindaco Giosuè D’amora. Presenti all’evento l’assessore Sofia Abagnale e alcuni consiglieri, di maggioranza: Ferdinando Alfano, Salvatore Cannavacciuolo, Del Sorbo Gabriele,  e di opposizione: Elefante Domenico e Stefano Cascone. Un nulla di fatto, per la realizzazione del cimitero si dovrà ancora attendere, slittano ancora i tempi per gli espropri dei terreni su cui realizzare l’opera. Un inconveniente comunicato dallo stesso architetto Aprea, responsabile unico del procedimento.
In ogni caso gli Uffici comunali si sarebbero già approntati per risolvere nel più breve tempo possibile l’inconveniente, ma al momento gli espropri sono stati rimandati a data da destinarsi.
E’ stato inoltre evidenziato come sia stato particolarmente complesso riuscire a raggiungere un accordo con la ditta Viceconte, proprietaria di un corposo lotto di terreno su cui realizzare l’opera. La stessa ditta avrebbe proposto un ulteriore condizione per la vendita del terreno: l’acquisto di un ulteriore appezzamento di 4000 mq da parte della ditta consortile. Ulteriori esborsi che andranno quindi a gravare sulle casse della ditta consortile e quindi del comune.
L’amministrazione comunale avrebbe evidenziato come la scelta di procedere tramite trattativa privata per gli espropri, sia risultata vincente. Tramite tale modalità si sarebbe avuto uno snellimento delle procedure al contrario di quanto si sarebbe potuto ottenere tramite l’espropriazione forzata. Una modalità fortemente contrastata dal pensiero del consigliere Elefante: «il testo unico degli enti locali  per quanto riguarda l’espropriazione di pubblica utilità, consente di procedere in tempi rapidissimi e rende  prontamente la possibilità di verifica della disponibilità economica o meno della ditta. Infatti nella procedura con esproprio forzato la ditta deve depositare le somma necessaria presso la cassa deposito e prestiti ed il giorno dopo si può immediatamente fare l’immissione in possesso, iniziando l’opera.  Anche se l’esproprio di pubblica utilità porta in sé il rischio di possibili rivalse sul prezzo di esproprio. Rischi di contenziosi e danni alle casse dell’ente, che l’amministrazione procedendo  con la trattativa privata dovrebbe evitare, contenziosi che invece sono in corso per gli espropri dell’area P.I.P.»
Nel corso del dibattito vi è stato chi, come l’ex sindaco Fortunato, poneva dubbi sulla reale fattibilità dell’opera, soprattutto dal punto di vista economico: «Secondo i miei calcoli la ditta consortile inizierebbe a recuperare l’ingente spesa effettuata, solo dopo il settimo anno dall’inizio dell’investimento, come si evince dal prospetto costi-ricavi del progetto, cosi  ricavato dalla manifestazione di interesse dei cittadini. D’altra parte il temporeggiamento nello svolgimento delle pratiche preliminari e degli espropri in particolare sembrerebbe essere un prendere tempo quasi a ricercare eventuali fonti finanziarie che le società costituenti la ditta consortile dovrebbe già avere messo da parte da anni». Una tesi, quella a riguardo della fattibilità economica del cimitero, sostenuta anche da molti cittadini presenti. Dubbi a cui l’amministrazione comunale non è riuscita a dare risposte certe, rimanendo molto vaga e dichiarando che la solidità finanziaria si sarebbe verificata sul campo, nel corso dei lavori e quindi dopo gli espropri. Ad oggi l’opera di 11 milioni di euro resta lontana dall’essere realizzata nonostante l’attesa trentennale dei cittadini sammaritani e l’esborso, da parte loro, di ingenti somme per poter veder realizzato il proprio cimitero. 

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