E’ durato 13 giorni il calvario di un anziano di 73 di Brusciano pcon la spalla lussata per trovare un posto in ospedale. Alla fine è dovuto essere ricoverato a Torino. M. E. pensionato di Brusciano il 2 febbraio scorso è caduto dalla scala in casa e si lussa la spalla. Va all’ospedale di Nola il giorno dopo e l’ortopedico dopo averlo visitato gli consiglia di farsi ricoverare altrove perché deve sottoporsi ad un intervento chirurgico. Gli viene consigliato di andare al Vecchio Pellegrini di Napoli unica struttura in grado di mettere fine al suo calvario.Il giorno dopo si deice di andare a Napoli perché il dolore alla spalla è lancinate ma lugo il tragitto è costretto a fermasri al Loreto mare perché non riesde più a sopportare il dolore. Anche qui radiografia e il consiglio di andare al Vecchio Pellegrini. Ma anche li dopo tutte le visite di routine gli viene detto che non c’è posto e che deve attendere in barella, ma non si sa per quanti giorni. Dal Cardarelli, dal Cto e dal Policlinico (altre strutture sanitarie della Campania in grado di trattare quella frattura), rispondono la stessa cosa: corsie al completo. La prospettiva è un’attesa di almeno quindici giorni. La famiglia decide di rintracciare lo specialista che dirige l’unità di Ortopedia. Quello che gli viene consigliato da tutti. Visita a pagamento in una clinica privata, ma nonostante ciò il primario gli dice che comunque bisogna attendere. Il pensionato di Brusciano torna al vecchio pellegrini , ma la situazione non è cambiata. E allora un nipote del malcapitato paziente che vive a Roma e che conosce il Cto di Torino, prenota allora il ricovero, e anche i biglietti del viaggio per lo zio. In settimana l’uomo sarà operato.
