Caivano, cannabis sotto i tralicci dell’Enel

Un 54enne di Caivano, in provincia di Napoli, coltivava cannabis in una serra dove il ritmo tra il giorno e la notte veniva simulato con potenti lampade alogene alimentate con fili collegati alla rete pubblica. A scoprire la coltivazione sono stati i carabinieri di Casoria nel corso di un’operazione di alto impatto condotta con i colleghi del reggimento Campania e il supporto di unità antidroga del nucleo cinofili di Sarno. Già noto alle forze dell’ordine, Pasquale Natale aveva allestito la serra nel solaio della sua abitazione e lì coltivava 12 piante di cannabis indica (altezza di circa 40 cm). I militari hanno sequestrato 2 lampade da 600 watt e alcuni pannelli rifrangenti. I tecnici dell’Enel chiamati ad intervenire nell’abitazione dell’uomo hanno scoperto che il collegamento alla rete elettrica pubblica ha prodotto consumi non registrati per 7mila euro. Arrestato per produzione e detenzione di cannabis, l’uomo è in attesa di rito direttissimo. Nel corso dell’operazione di alto impatto, i carabinieri hanno arrestato per detenzione di stupefacenti a fini di spaccio una donna e le due figlie, tutte residenti a Caivano e incensurate. Si tratta di Giuseppina Fusco, 48 anni, e delle figlie, Giuseppina e Rosa Marino, di 26 e 23 anni. Nel corso della perquisizione domiciliare i militari hanno scoperto che in un mobile dell’ ingresso erano nascosti 100 grammi di marijuana, 50 grammi di hashish, 2 bilancini di precisione, materiale vario per il confezionamento delle dosi e 1.000 euro in contanti in banconote di vario taglio. Tutto il materiale è stato sequestrato. Le tre donne sono state tradotte nella casa circondariale di Pozzuoli.


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