Camorra e politica a Pagani: Gambino decide di farsi interrogare al Processo d’Appello

L’ultimo atto del processo Linea d’ombra bis sarà l’interrogatorio dell’ex sindaco, oggi consigliere regionale, Alberico Gambino. Ha deciso di sottoporsi alle domande del procuratore generale Vincenzo Montemurro e dei giudici della Corte d’Appello di Salerno – presidente Claudio Tringali – nella prossima udienza e prima che il pg formuli le conclusioni con la sua requisitoria. La decisione di Gambino è stata annunciata, ieri pomeriggio, dai suoi difensori al termine della lunga udienza nella quale sono stati ascoltati il pregiudicato Nicola Fiore e i due collaboratori di giustizia di Sant’Egidio, Vincenzo e Alfonso Greco. Un’udienza che di fatto conclude la rinnovazione del dibattimento voluta dai giudici su richiesta della Procura Antimafia con la testimonianza di numerosi collaboratori di giustizia e testimoni, alcuni dei quali già ascoltati in primo grado. Fiore ha escluso di aver mai raccontato a Sandro Contaldo di questioni politiche e dell’impegno di Michele D’Auria Petrosino per la campagna elettorale di Gambino. Una testimonianza prevedibile, visto che Fiore non poteva avere alcun interesse ad avallare la versione di Contaldo. A confermare quanto già detto nel corso del processo di primo grado, invece, i Greco, all’epoca dei fatti a capo dell’omonimo clan di Sant’Egidio e amici di Michele D’Auria Petrosino, figlio di Gioacchino ‘spara-spara’, e attualmente sottoposto al 41 bis insieme al fratello Antonio. Michele, secondo i Greco, si impegnò per la campagna elettorale di Gambino e chiese anche a loro il sostegno per il candidato sindaco. Ma i Greco hanno escluso che ci fosse stato un do ut des specifico. L’impegno di Michele Petrosino D’Auria, dipendente del Consorzio di Bacino, era quello di appoggiare l’ex sindaco. In cambio i politici sarebbero stati tranquilli per quanto riguardava la gestione del ciclo dei rifiuti. Vincenzo Greco ha ribadito quanto già riferito nel corso del processo che si è celebrato a Tribunale di Nocera Inferiore ed ha più volte delegato al figlio Alfonso, amico dei D’Auria Petrosino, per gli episodi specifici. Il Tribunale ha anche revocato la testimonianza di Prisco Ceruso, uscito dal programma di protezione, e introvabile. Gambino ha deciso di sottoporsi ad interrogatorio, forte probabilmente della sentenza di primo grado nella quale i giudici lo hanno assolto dall’accusa più grave di scambio elettorale politico-mafioso. Mentre potrebbero affidarsi a dichiarazioni spontanee gli altri imputati nel processo: Giuseppe Santilli, i Petrosino D’Auria, Pandolfi Elettrico, Fisichella, l’imprenditore Francesco Marrazzo e Di Palma.

Rosaria Federico


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