Esercito e abbassamento dell’età della punibilità sono i temi intorno ai quali in queste ore si discute nelle stanze della politica napoletana e nei palazzi istituzionali.  Il sottosegretario Gioacchino Alfano propone l’esercito.  Per il Segretario Generale del SIULP Felice Romano: “Aumentare i militari a Napoli, per rispondere alla cruenta faida in corso, e’ utile ma assolutamente non sufficiente per contrastare e debellare la nuova efferata malavita che sta consumando una vera e propria mattanza nel territorio partenopeo”. Per Romano due sono le soluzioni da mettere in campo: “abbassare l’eta’ della punibilita’, in modo che i nuovi killer non possano sottrarsi all’azione penale e al carcere perche’ minorenni e non punibili, e un arruolamento straordinario di poliziotti anche con la reintroduzione dell’istituto degli ‘Agenti Ausiliari’ che, consentendo a tutti giovani di poter scegliere di effettuare il periodo di ferma breve non solo nelle Forze Armate ma anche nelle Forze di Polizia, si possano avere operatori appositamente formati che abbasseranno in modo significativo anche l’eta’ media oggi troppo elevata”.Sulla proposta di Alfano, resta scettico il sindaco di Napoli Luigi de Magistris: “Bene l’esercito per presidiare gli obiettivi sensibili, ma per la lotta alla camorra non serve la militarizzazione della nostra citta’. Ho chiesto al ministro -piu’ uomini delle forze dell’ordine – ha ricordato – perche’ stanno facendo un lavoro eccellente ma sono in pochi e devono essere rinforzati”. Chiara la posizione del candidato sindaco a Napoli Gianni Lettieri, che su twitter, ha rilanciato: “Opporsi a maggiore presenza di esercito e forze dell’ordine a #Napoli vuol dire avvantaggiare la camorra. Piu’ sicurezza = piu’ liberta'”. Critico nei confronti del numero uno di palazzo San Giacomo, anche il candidato alle primarie del centrosinistra Antonio Bassolino: “Le parole di de Magistris sono sconcertanti. In tanti quartieri delle periferie e del centro la criminalita’ diffusa e giovanile e’ un problema enorme”.