Castellammare: a volte ritornano… Nello Cuomo sponsor del generale Cotticelli

Maggio o al massimo giugno sarà il periodo in cui gli stabiesi saranno chiamati alle urne per eleggere i 24 consiglieri comunali e il nuovo inquilino di Palazzo Farnese. Un ritorno alle urne anticipato dopo lo scioglimento anticipato del Consiglio Comunale. Pochi mesi mancano all’appuntamento elettorale che,  però in città, a differenza delle volte precedenti, si consuma senza coinvolgimento e senza passione. Assenti dallo scenario politico i partiti storici del centro sinistra e del centro destra. Assenti i movimenti civici. Tutti chiusi in alberghi e studi privati a decidere e a dividersi su chi sarà il futuro candidato a sindaco della città di Castellammare. Non una parola fuori le riga, non un comunicato, non un’iniziativa di carattere squisitamente politico. Solo sussurri,” si dice” e tante difficoltà da una parte e dall’altra a far uscire dai rispettivi cilindri dei nomi vincenti. Impantanato il Pd che in assenza di una guida cittadina autorevole, dopo il flop del commissario fantasma Gennaro Migliore, non riesce a venir fuori dalla palude “congresso si, congresso no, congresso forse” . Divisi peggio che sullo scacchiere nazionale i dem, di Castellammare ancora giocano a braccio di ferro tra chi era con Cuomo, e chi contro Cuomo. Solo ieri un gruppo di fedelissimi dell’ex sindaco ha scritto a Renzi chiedendo di esprimersi sulla cacciata dal partito dei consiglieri Iovino, Russo, Ostrifate e Esposito che contribuirono con le loro firme a mandare a casa il nipote del ministro Antonio Gava. Tramontata l’ipotesi primarie, che in tutta Italia, si svolgeranno il 6 Marzo, con due candidati in campo Ostieri e Turcio nella federazione di via Toledo sembrano aver dimenticato Castellammare. Non se la passano bene nel centro destra dopo il “no” dell’ex presidente della Provincia Antonio Pentangelo, si cerca di convincere a scendere in campo l’ex capogruppo a Palazzo Farnese Gaetano Cimmino. Fibrillazioni si registrano un giorno sì e l’altro pure in casa dei Moderati. Tra i centristi stabiesi avanza, così come anticipato da Cronache della Campania,  la candidatura  del generale Saverio Cotticelli,  addirittura con il passare dei giorni trapelano indiscrezioni su uno dei registi dell’operazione. Sponsor della candidatura di Saverio Cotticelli, secondo i ben informati, sarebbe Nello Cuomo, l’ex consigliere comunale e assessore provinciale della Giunta Lambertii, da un pò lontano dalla politica attiva in città , un altro sponsor della candidatura di Cotticelli. Nato socialista, passato allo Sdi di Boselli, approdato nel Pd, per poi aderire all’Mpa di Salvatore Ronghi , con un passaggio nella civica Radici Nuove e poi in Fratelli d’Italia fino ad un ritorno nel Pd allo scorso congresso insieme al fratello Rosario, Nello Cuomo  , guarda con attenzione al centro moderato. Si racconta che nel caso di una candidatura e di una vittoria di Cotticelli Cuomo potrebbe diventarne vicesindaco. Nello strano mondo della politica cittadina , che chi è abituato agli schemi classici, prova difficoltà a comprendere in piedi resta ancora il partito trasversale dello scioglimento. Dopo mesi dalla mandata a casa di Nicola Cuomo glii ex consiglieri comunali Francesco Russo, Amedeo di Nardo, Antonio Alfano, Luigi Greco, Giuseppe Giovedì, Gaetano Cimmino, Francesco Iovino, Vincenzo Ungaro, Eutalia Esposito, Rosanna Esposito, Antonio Pentangelo, Rodolfo Ostrifate e Salvatore Vitiello, nonché gli ex assessori Nicola Corrado e Giusy Amato, oltre al segretario cittadini di SEL Michele Starace, ancora firmano richieste di incontri con il commissario prefettizio insieme. Esattamente come mesi fa . quando attaccavano l’amministrazione. Frammentato l’universo grillino , ogni stella delle cinque del simbolo , punta a brillare per conto proprio cercando visibilità e una candidatura per Palazzo Farnese. Inesistente in città il gruppo che dovrebbe far capo al Presidente Vincenzo De Luca, che a parte un’iniziativa in calendario sui trasporti, non si capisce come e in che modo voglia impegnarsi per Castellammare.  In un quadro così frammentato con una città che affoga nei problemi legati alla quotidianità ma anche ai grandi temi l’appuntamento con le urne rischia di diventare una catastrofe annunciata. 

Alberto Ferretti 


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