Si è tenuta nel pomeriggio di oggi, una riunione tra l’ex primo cittadino Nicola Cuomo ed i suoi fedelissimi,  per stabilire la strategia da attuare.
Ormai in attesa da ottobre, ancor prima da maggio, quando Cuomo e la sua amministrazione furono “sfiduciati” dai loro stessi compagni di partito, la componente dell’ex primo cittadino starebbe vagliando l’ipotesi di una uscita pubblica, con un manifesto, per chiarire la sua posizione nella compagine politica cittadina.
Gli ex amministratori starebbero preparando un documento-manifesto per spiegare alla città , nei minimi particolari, le varie vicissitudini che il partito democratico sta attraversando in questi giorni: tesseramento lampo, congresso inesistente, spaccature sempre più accentuate. Nello stesso tempo però il partito non prende posizioni. Non con chi ha mandatro a casa l’amministrazione della sua stessa ideologia, nè contro chi invece, presumibilmente, avrebbe sbagliato nell’amministrare.
Partito democratico che rimane inerme, apatico a questi discorsi di prese di posizioni. Rimane chiaro però il fatto che ormai la città delle acque è soltanto un bacino dove attingere voti.
Tutti i riferimenti regionali dei politici locali promettono provvedimenti, ma nello stesso tempo tengono riunioni prima con gli uni poi con gli altri per cercare di ricucire. Ma ricucire cosa? allo stato attuale, qualora il aprtito di Renzi dovesse andare al governo cittadino farebbe ricadere la città in una ulteriore fase di stallo, con i continui litigi e le solite “solfe” dei poltronisti locali.
Nessuno prende posizioni. Per i vari consiglieri regionali ora non è momento di prenderne, «c’è il rimpasto in Regione, siamo impegnati» e nel frattempo la città langue, si affossa sempre di più, per una semplice e pura manciata di voti.
Proprio per questo motivo l’ex sindaco Cuomo, di concerto con la sua componente, ha pensato di fare un manifesto-documento, che oltre alla pubblicazione locale sarà inviato anche ai vertici regionali del partito, ed anche ai vertici nazionali. Il tutto sarà poi “accompagnato” da una lettera personale e privata di Cuomo, direttamente al Presidente del Consiglio Matteo Renzi.