La coalizione delle liste civiche dei moderati di Castellammare domani incontra a Napoli il commissario del Pd stabiese Gennaro Migliore. L’incontro si svolgerà in un hotel partenopeo alla presenza del sottosegretario Gioacchino Alfano e del consigliere regionale Pasquale Sommese grandi sponsor del gruppo dei moderati stabiesi. E’ un passaggio importante in vista della formazione delle coalizioni per le prossime amministrative. I moderati,( il cartello è composto dai cinque movimenti civici:Area Popolare Stabiese, Città Futura, Moderati per Stabia, Stabiae’ e Stabia Libera) al momento, sembrano l’unica coalizione che è più avanti nel ragionamento politico rispetto a tutte le altre. E nell’ultima riunione che si è svolta una decina di giorni fa avevano deciso di avviare le consultazioni con Pd e Forza Italia per capire se ci sono margini di dialogo e di eventuale patto politico-elettorale. In questa ottica va letto l’incontro di domani a Napoli. Anche perché all’interno del cartello dei moderati c’è chi come Area Popolare è andata già oltre. Non a caso sabato con la “benedizione” sempre di Alfano e Sommese è nato il nuovo soggetto politico, che ha come riferimento sul territorio il dottor Antonio Coppola, chiamato “Stabia Popolare-Ncd”. Il nuovo soggetto politico, così si è deciso, in quell’incontro guarda con attenzioe e interesse, al Pd così come avviene a livello nazionale. Un percorso quasi naturale che sicuramente porterà a una discussione forte all’interno del cartello dei moderati. L’ex consigliere comunale Antonio Alfano non è molto convinto di questa scelta e sembra orientato a farne altre. Altri schieramenti invece stanno premendo per candidare a sindaco del cartello, l’ex generale dell’arma dei carabinieri, Saverio Cotticelli. Nel frattempo irrompe sulla scena politica stabiese un’altra lista civica. Si tratta di “Rivoluzione Cristiana”, guidata dall’ex assessore socialista Tonino Esposito che sta preparando una sua lista e che potrebbe anche decidere di andare da solo. Insomma il fermento tra le civiche è tanto mentre i grandi partiti come Pd e Forza Italia, dilaniati da discussioni interne, sono fermi al palo.
Alberto Ferretti