Cava-Sant’Egidio: denuncia l’amico per violenza ed estorsione

Cava/Sant’Egidio del Monte Albino. Una serata particolare, tra sesso e alcol, al centro di un’indagine della Procura di Nocera Inferiore. Protagonisti due uomini: un 22enne di Sant’Egidio del Monte Albino e un 36enne di Cava de Tirreni. Il primo indagato per violenza sessuale e estorsione, il secondo presunta vittima. Una denuncia che in pochi giorni ha portato il pm Roberto Lenza a chiedere una perizia tecnica su un telefono cellulare: quello con il quale è stato girato un video hot nel quale sarebbero impresse le immagini dell’amplesso amoroso tra i due, e usato come arma di ricatto. Una storia iniziata mesi fa e che all’inizio di febbraio ha avuto uno strano epilogo. La contesa sulla cancellazione del video ‘incriminato’, avvenuta durante un incontro a Cava, si è conclusa con l’aggressione da parte di sette persone ai danni del 22enne santegidiese. Botte da orbi per il ragazzo accusato di chiedere soldi per evitare la divulgazione delle immagini. Sesso, alcool, e incontri segreti tra i due -il cavese guardia giurata, l’altro con l’aspirazione di diventarlo – tutti racchiusi in un fascicolo d’inchiesta ora al vaglio della Procura nocerina. Con il ruolo di vittima e carnefice che si ribalta più volte, secondo le versioni offerte dai due protagonisti. A chiarire cosa sia accaduto durante e dopo quell’incontro segreto sarà il perito della Procura che dovrà estrapolare il video dell’incontro dal cellulare e descrivere le immagini, questo per verificare se vi siano state costrizioni nel rapporto sessuale tra i due e se vi fossero altre persone presenti in quella serata particolare. Poi, in base agli elementi che saranno acquisiti nel corso delle indagini, bisognerà accertare se la ‘prova’ dell’incontro sia servita come arma di ricatto e se il 22enne abbia preso dei soldi per evitare la divulgazione della registrazione.

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