“Chimere”, il romanzo di Annavera Viva

Due personaggi spiazzanti: un sacerdote e un travestito.  Entrambi vivono ai margini di una Napoli tenera e violenta; sognatrice e disingannata. E tutti e due restano vittime di una vera e propria illusione, aspettando un cambiamento che chissà se arriverà mai..
Non a caso siamo all’interno di “Chimere”, il nuovo affascinante romanzo di Annavera Viva. Protagonista per eccellenza è padre Raffaele che, ponendosi in maniera francescana dalla parte degli ultimi, cerca di far luce su un delitto scomodo cioè sulla morte di un trans, particolarmente conosciuto e corteggiato dalla Napoli bene che non bada a spese priva, com’è, di moralità.  Padre Raffaele è il sacerdote della basilica del Rione Sanità, cioè di una comunità viva, che lotta per emergere. A mettere il bastone tra le ruote al sacerdote è il fratello maggiore, don Peppino Annunziata, boss del rione Sanità, che non gradisce l’intromissione di padre Raffaele nei suoi affari.
Perché il padre della basilica di Santa Maria alla Sanità vuole scoprire a tutti i costi il colpevole? E perché non si rivolge al commissario Vitiello per ottenere giustizia?
Semplice perché la morte di Brunella, il trans del romanzo, non interessa a nessuno tanto più che la polizia ha già smesso di indagare per non smuovere troppo le acque e per non andare incontro a spiacevoli verità. Brunella, il cui vero nome è Antonio, è un errore a iniziare dalla sua identità sessuale dal momento che non è né maschio e né femmina.  Nonostante tutto ha una bellezza prorompente che le serve a nascondere una vita piena di errori, di chimere.
Sembrerebbe un essere insensibile, avido, corrotto, pronto a ricattare i suoi clienti facoltosi e invece preferisce subire per non tradire i grandi ideali della sua vita: amore, amicizia e fratellanza. Da qui in poi inizia l’indagine di padre Raffaele che, con caparbietà cristiana e senza mai insozzarsi, entra nei vicoli, in locali frequentati da una clientela diciamo un po’ eccentrica, si reca a casa del fratello, il boss Giuseppe, e si pone mille scrupoli sui metodi che sta usando e sulla protezione occulta del fratello di cui sta godendo.

Pierluigi Fiorenza

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