“Corsa soppressa” sono giorni che in Circumvesuviana i pendolari si sentono ripeter questa frase. Corse cancellate, pendolari avvisati all’ultimo momento e disagi a go go . All’origine dei disagi il rifiuto dei capitreno di effettuare lo straordinario. In tanti a quanto si apprende si sono messi in malattia . Amaro il bilancio di ieri con 53 corse cancellate su un totale di 268. “Una forma di protesta di capotreno e macchinisti che si realizza con la non collaborazione – ha dichiarato il presidente dell’Eav Umberto De Gregorio- ovvero rifiutando di fare “straordinario” e rifiutando di guidare il materiale rotabile per motivi formali mette in crisi il servizio, e determina soppressioni di corse e ritardi. Un servizio che già evidenzia problematiche strutturali, in primis a causa della insufficienza e vetustà del materiale rotabile, diventa sostanzialmente ingestibile. A farne le spese sono i passeggeri. Questa protesta fa male all’azienda, fa male agli utenti, fa male ai lavoratori, non risolve nulla ma aggrava i problemi. Siamo pronti a discutere di tutto – ha concluso De Gregorio – ma non a subire ricatti”