Arriva come una doccia gelata per colui che aveva tentato di dare una “smossa” ai democratici stabiesi nella scelta del candidato a sindaco, Umberto Ostieri. Nella riunione del direttivo del partito di oggi pomeriggio nella città delle acque si è deciso: si deve avviare un discorso che sia unitario. Ripartire dalle macerie, insomma, secondo la direzione regionale Dem. Nulla di fatto quindi per Ostieri che, fiancheggiato dall’ex consigliere di maggioranza Michele Migliardi, aveva staccato tutti ed aveva presentato la sua candidatura alle primarie direttamente a Napoli. Ora dovrà fare un passo indietro, anche se in effetti, il partito di Renzi, De Luca ed a Castellammare di Casillo, deve rendergli conto. Stando ad alcune indiscrezioni, Ostieri, statuto alla mano, avrebbe tutte le carte in regola per candidarsi alle primarie, ma purtroppo ciò non sarà possibile. Il partito non le vuole. Da voci di corridoio apprendiamo che i dinosauri della sede di corso Vittorio Emanuele, ma soprattutto i “nuovi” signori delle tessere, abbiano la convinzione di essere ognuno il candidato unitario del partito. Sembra un dejà vù, come quando fino a quel drammatico 8 ottobre, quando decretarono la caduta dell’amministrazione Cuomo, ogni consigliere di maggioranza si sentiva il tredicesimo. Ecco, oggi, ogni “capo bastone” si sente il candidato unitario. Si ripropone quindi la minestra riscaldata per la guida di una città di circa 60 mila abitanti, con tantissimi problemi, che nessuno pare abbia a cuore.
Alberto Ferretti