Marcianise: chiuse le indagini a carico dei tre poliziotti infedeli

La Dda di Napoli ha chiuso le indagini preliminari a carico di tre poliziotti del Commissariato di Marcianise (Caserta) e di altri 17 indagati accusati a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti con l’aggravante di aver agevolato il clan camorristico Belforte. Gli avvisi, emessi dal pm Luigi Landolfi e notificati dalla Squadra Mobile della Questura di Caserta, danno venti giorni di tempo agli indagati per chiedere di essere ascoltati; se ciò non dovesse avvenire il pm potrà formulare richiesta di rinvio a giudizio. I tre agenti – Alessandro Albano, Nunziante Camarca e Domenico Petrillo, sospesi dal servizio – sono attualmente in carcere dopo essere stati arrestati il 2 febbraio scorso, per la seconda volta in pochi mesi, su ordine del Gip di Napoli. La prima volta finirono in cella nell’ottobre 2015 sempre nell’ambito della stessa inchiesta, ma furono scarcerati con altri indagati pochi giorni dopo per decisione del Tribunale del Riesame di Napoli che ha rilevato come nella prima ordinanza d’arresto il gip avesse “copiato” la richiesta del pm senza procedere a un’autonoma valutazione delle prova. I tre poliziotti sono indagati anche per falso e peculato, in particolare perché utilizzarono durante l’orario di servizio l’auto del Commissariato per accompagnare il cantante Gigi D’Alessio a Napoli alla presentazione di un cd; secondo l’accusa, inoltre, in altre circostanze avrebbero consumato rapporti sessuali nella stessa auto e negli uffici. Tra gli indagati cui sono stati notificati gli avvisi compaiono anche l’ex consigliere comunale di Marcianise ed ex collaboratore del sottosegretario alla Difesa Gioacchino Alfano, Paride Amoroso, che risponde di accesso abusivo al sistema informatico, e l’avvocato penalista Giuseppe Foglia; ci sono poi i capi dei due gruppi di pusher smantellati con l’indagine, Giuseppe Liberato e Donato Bucciero. Quest’ultimo, ritenuto esponente del clan camorristico Belforte, ha riferito agli inquirenti che i tre agenti, in cambio di danaro e altre utilità, favorivano la sua organizzazione rivelandogli in particolare notizie riservate sulle indagini a suo carico, in modo da sfuggire alla cattura, o arrestando persone legate ad altri gruppi di spaccio concorrenti. Domani davanti al tribunale del Riesame di Napoli si terrà l’udienza relativa all’arresto dei tre agenti; l’avvocato di fiducia Mariano Omarto ne ha chiesto la scarcerazione, i giudici potrebbero decidere in giornata.


Articolo precedenteMonte Faito sarà Distretto Turistico d’eccellenza
Articolo successivoSan Pio torna a Pietrelcina