L’Ospedale San Paolo non deve chiudere, medici e cittadini insieme a Napoli in piazza contro lo smantellamento dell’ospedale nel quartiere di Fuorigrotta. In piazza erano presenti l’Assemblea popolare di Bagnoli e il Comitato per la salvaguardia della sanità pubblica nell’area flegrea. I manifestanti chiedono alla Regione Campania “l’immediato ripristino delle attività chirurgiche, di invertire immediatamente il processo di ridimensionamento e di rilanciare invece il potenziamento del presidio”. Un rilancio che secondo i cittadini deve partire con il ripristino dell’unità di terapia intensiva cardiologica con emodinamica; della neurologia interventistica; del trasporto di pazienti di area critica con ambulanza rianimativa “oggi assente”; dell’integrazione dell’ospedale con il territorio per rafforzare l’assistenza geriatrica e dell’installazione della risonanza magnetica. E così come riportato dall’Agenzia di Stampa Omninapoli sull’ospedale oggi è intervenuto il presidente De Luca “diversamente da come volevano quelli che c’erano prima di noi, non chiuderemo l’ospedale ma sarà valorizzato nell’ambito di un serio programma di rivalorizzazione della rete ospedaliera. Gli ho spiegato che non ci saranno più duplicazioni e primariati inventati per ragioni clientelari. Va fatta una riorganizzazione e l’ospedale non sarà chiuso anche perché l’area occidentale ci sembra sguarnita. La vecchia idea programmatica del decreto 49 di chiudere tutti gli ospedali di Napoli e concentrare tutto nell’Ospedale del Mare – ha spiegato De Luca – era irresponsabile e va cancellata. Ogni parte della città di Napoli avrà dei propri presidi di grandi livello”.