Duecento dei circa 1800 lavoratori dello stabilimento Fca di Pomigliano d’Arco attualmente in regime di contratto di solidarietà , potrebbero essere presto assorbiti sulle linee di produzione della Panda, e lavorare, quindi, a pieno regime. Lo rende noto Giovanni Sgambati, segretario generale della Uilm Campania, al termine di un incontro tra azienda e sindacati per valutare il rinnovo dei contratti di solidarietà (Cds) in scadenza il prossimo 31 marzo. L’incontro è stato aggiornato ai prossimi giorni, quando i vertici aziendali presenteranno una bozza di accordo con i termini per il rinnovo dei Cds. “Un primo incontro che valutiamo molto positivo – ha detto Sgambati – l’azienda ha aperto alle nostre richieste di diminuire il numero di persone in regime di solidarietà , e potrebbe anche essere abbattuta la soglia di percentuale attualmente in vigore per quel che riguarda il lavoro effettivo degli operai in Cds, che lavoreranno ancor di più rispetto allo scorso anno”. Sgambati, infine, ha affermato di essere fiducioso di conoscere, entro marzo, “anche i tempi ed i modi per la piena saturazione dell’impianto di Pomigliano”.”L’inserimento di ulteriori 200 operai dalla solidarietà all’area Panda, è un altro tassello verso il completamento del percorso iniziato con l’accordo del 2010 per tenere aperto lo stabilimento di Pomigliano”. Lo ha detto Biagio Trapani, dell’esecutivo Fim Napoli del settore auto, al termine dell’incontro tra azienda e sindacati per discutere dell’eventuale rinnovo dei contratti di solidarietà nello stabilimento Fca di Pomigliano d’Arco. Un incontro durante il quale l’azienda ha comunicato l’inserimento nel ciclo produttivo a pieno regime, di 200 lavoratori attualmente in regime di Cds, 130 dei quali in trasferta a Melfi. “Nel prossimo incontro che si terrà entro le prossime due settimane – ha aggiunto Trapani – si discuterà delle modalità di inserimento delle persone alla luce dell’andamento di mercato derivante dalla campagna di rottamazione lanciata da FCA”.