Salerno: rischio crolli, chiuso il cantiere di Porta Ovest

Sigilli al cantiere di scavo della galleria Salerno Porta Ovest che, una volta completata dovrebbe collegare il porto commerciale della città con lo svincolo autostradale della A3 Salerno-Reggio Calabria. Il provvedimento preventivo è stato eseguito dal personale della Dia su disposizione della locale procura. L’opera, finanziata per circa 124 milioni di euro con fondi già stanziati con delibera Cipe nell’ambito della Legge obiettivo, era stata dissequestrata appena due giorni fa. Le indagini condotte dalla Dia, nonché analisi tecniche e accertamenti dei consulenti della procura distrettuale, hanno evidenziato che i lavori della galleria “procedevano in assenza delle prescritte autorizzazioni, – si legge in una nota del procuratore di Salerno, Corrado Lembo – necessarie, trattandosi di realizzazione di un progetto esecutivo in difformità rispetto al progetto definitivo approvato e appaltato”. In particolare la realizzazione delle perforazioni sui tratti di galleria avveniva “senza i preventivi accertamenti necessari per ricostruire dettagliatamente l’assetto tridimensionale del sottosuolo interessato dalla fase esecutiva di gallerie, nel corso della quale lo scavo con mezzi meccanici, senza la dovuta e necessaria impermeabilizzazione in tratti interessati da falda acquifera, determinava il conseguente crollo di una parte della canna lato nord via Ligea”. Una situazione che determinava “un pericolo tanto per la sicurezza personale del personale impegnato nelle operazioni di realizzazione delle canne, quanto anche un pericolo per la pubblica incolumità”. Il 3 giugno 2015 era stato disposto il sequestro probatorio dell’intera opera e la successiva esecuzione delle verifiche effettuate da consulenti e tecnici. All’impresa aggiudicataria dei lavori veniva autorizzata a eseguire la messa in sicurezza della struttura mediante la realizzazione della calotta (struttura portante della galleria) nei lunghi tratti scavati e non ancora consolidati. L’8 febbraio scorso, solo perché erano cessate le esigenze probatorie – precisa la procura di Salerno – è stato disposto il dissequestro dell’opera con la prescrizione di ultimare i lavori di messa in sicurezza che non avevano superato il 50%. Il sequestro eseguito oggi “risponde ad esigenze del tutto diverso ovvero alle esigenze preventive per la pubblica incolumità” connesse alla “continuazione delle opere di escavazione”. In pratica, non sarà possibile proseguire l’attività di scavo mentre continuerà l’attività di consolidamento dell’opera già realizzata per scongiurare il pericolo di ulteriori cedimenti.


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