Sarno: il pentito Ciro Galasso torna in città

Pentito da circa 20 anni, ritorna spesso a Sarno per ritrovare le sue radici. Una presenza non sporadica quella di Ciro Galasso, cugino del più noto Pasquale e fratello di Antonio, il pregiudicato ucciso a settembre del 2005 con una sventagliata di colpi esplosi da un kalasnikov, in via Palma. Ciro Galasso, sottoposto a regime di sorveglianza speciale, ha il permesso di recarsi nella sua città natale dove sono rimasti alcuni parenti ma anche le sue radici e le sue proprietà. Un collaboratore di giustizia, tra i più anziani, del ‘sistema’ Nuova Famiglia che – nonostante abbia formalmente rotto i suoi legami con il passato criminale – rimane legato alle sue radici. E dunque, molto spesso si aggira per la sua città, frequenta e chiacchiera con i suoi compaesani e frequenta locali pubblici. Insomma non sembra che abbia timori per la sua incolumità e il suo status di collaboratore di giustizia. La sua presenza non è passata inosservata alle forze dell’ordine che invece ne devono controllare gli spostamenti. Ciro Galasso, insieme al fratello Antonio poi ucciso, è stato condannato nel 1993 per un omicidio a 20 anni di reclusione, pena ormai scontata. Insieme al fratello aveva avuto un lungo passato criminale: prima nelle fila della Nuova Camorra Organizzata, diretta da Raffaele Cutolo. Poi era passato ai rivali della Nuova famiglia, retta da Carmine Alfieri, altro padrino poi pentito. Nel momento in cui, lo Stato aveva dato una stretta alla cosca, anche Ciro Galasso con gran parte dei cugini di Poggiomarino e di Angri, decise di confessare tutto e passare nelle fila dei collaboratori di giustizia. Scontata la pena, ha riscoperto le sue radici sarnesi. Ed ora lo si vede spesso passeggiare tranquillamente per strada. (r.f.)

(la foto è tratta da il quotidiano la città)

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