Ha confessato di essere il mandante di due omicidi ma soprattutto ha detto di volersi allontanare dalla camorra. A parlare questa mattina Cesare “Paciotti” Pagano, il boss degli scissionisti della prima faida di Scampia a Napoli, collegato in videoconferenza dal carcere duro dov’e’ recluso da anni, nel corso del processo che lo vede imputato per i delitti di Fulvio Montanino e Claudio Salierno, uccisi nelle Vele nell’ ottobre del 2004, delitto che diede il via alla contrapposizione armata tra cosche. Montanino era infatti il braccio destro e amico di Cosimo Di Lauro, reggente del clan omonimo che gestiva il mercato della droga piu’ importante d’Italia. Dopo quel delitto scoppio’ la guerra che nel giro di dieci mesi ha portato oltre a 70 morti. Pagano non e’ il solo che ha confessato il duplice omicidio, nella scorsa udienza e lo stesso copione lo hanno seguito altri quattro capiclan. Con molta probabilita’ si tratta di una strategia difensiva per evitare l’ergastolo dato che il processo e’ ‘chiuso’ grazie al racconto di ben dodici collaboratori di giustizia che raccontano tutte le fasi esecutive del duplice omicidio.