Napoli. Un elicottero telecomandato imbottito di esplosivo doveva uccidere Paolo Di Lauro, alias Ciruzzo ‘o milionario. A rivelarlo il pentito Biagio Esposito che ha raccontato i particolari della faida di Secondigliano gli Amato-Pagano, gli “scissionisti”, e il clan Di Lauro. Tra il 2003 e il 2004 tra i due gruppi criminali esplose una guerra fratricida. Gli Amato-Pagano pensarono di agire a Capodanno mentre ciurlo ‘o milionario festeggiava con tutti i figli l’arrivo del nuovo anno. L’esplosivo doveva essere lanciato da un elicottero telecomandato da “Genni mecchei” sull’abitazione del ras di cupa dell’Arco: circa due chili. Un piano che non fu attuato per una serie di fortuite coincidenze. Biagio Esposito, pentito degli Scissionisti racconta l’episodio nel 2010. «Prima che venissi arrestato, scesi a Napoli con Domenico Antonio Pagano e ci appoggiamo anche noi nelle villette di Varcaturo con gli altri della “scissione”. Ricordo che Lucio Carriola andò con “Lelluccio o’ parente” in Olanda per addestrarsi a utilizzare il bazooka. Tale addestramento serviva per preparare un agguato nei confronti di tutti i maschi della famiglia Di Lauro nel Capodanno 2004, quando Paolo Di Lauro si riuniva con i figli”. L’attentato secondo Esposito fu ideato da Raffaele Amato, che ne parlò con Cesare Pagano, Arcangelo Abete e Gennaro Marino. A lanciare la proposta dell’elicottero telecomandato fu poi di Gennaro Marino “Genni mecchei”. Biagio Esposito, ex luogotenente degli Amato-Pagano, dopo essere stato un fedelissimo dei Di Lauro, ha raccontato numerosi episodi di entrambe le cosche.