Torre Annunziata, omicidio Scarpa: assolto il boss poeta Aldo Gionta

Il boss poeta Aldo Gionta è stato assolto: secondo il gup Paola Piccirillo,del tribunale di Napoli non è lui  il mandante dell’omicidio di Natale Scarpa, avvenuto nel parcheggio dello stadio Giraud di Torre Annunziata il 16 agosto 2006. Le indagini della direzione distrettuale antimafia di Napoli avevano individuato nel  figlio del capoclan Valentino ed oggi detenuto al regime del 41-bis nel carcere Opera di Milano, colui che aveva materialmente chiesto l’omicidio dell’anziano padre del capo dei Gallo-Cavalieri, rivali dei Gionta nella gestione dei business illegali a Torre Annunziata.  Ad indicare in Aldo Gionta (che all’epoca dei fatti detenuto in carcere) come il mandante di quell’omicidio c’erano i racconti dei due pentiti Michele Palumbo “monnezza” e Vincenzo Raimo “o’ castellone”, che però non hanno convinto completamente il gup partenopeo che ha emesso una sentenza di assoluzione per mancanza di prove, a chiusura della lunga arringa difensiva dei suoi legali, gli avvocati Giovanni Tortora e Nicolas Balzano. Assolto pure Giovanni Iapicca, accusato di aver fornito ai killer una moto e le due pistole usate per uccidere “zì Natalino”. Condannato all’ergastolo invece Giuseppe Coppola, colui che secondo le ricostruzioni aveva “dato la battuta” al killer (defunto) Vincenzo Amoruso  ‘a vicchiarella. Condanna a 8 anni ciascuno per i due pentiti Vincenzo Saurro “sciabolone” e Aniello Nasto “quarto piano”Anche il fratello di Aldo, Pasquale Gionta ‘o chiatto, era stato accusato di essere il mandante dell’omicidio di zì Natalino Scarpa e, dopo una condanna in primo grado, fu assolto con formula piena in Appello. 


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