Un teatro strapieno “Napoli Riparte” con Antonio Bassolino “Abbiamo vinto moralmente, politicamente e, se si dice la verità su quei seggi, anche numericamente. Io voglio ascoltare di nuovo la città per vedere se a sinistra e nel Pd c’è ancora un sussulto di onestà e verità. Non sono in campo per veder perdere il Pd o per perdere io, se sono in campo è perché so che posso vincere. Attendo fiducioso l’esito del nuovo ricorso per una riflessione sul nuovo punto di partenza. Una riflessione a cui invito anche i vertici di partito. L’Italia delle primarie non è l’Italia dei codicilli e la trasparenza non si può cancellare: serve l’annullamento dei voti nei seggi in cui ci sono stati problemi, riparte la democrazia, ripartiamo noi, riparte Napoli. Mi sarei aspettato che squillasse il telefono da Napoli e da Roma per dirmi “grazie Antonio” per aver dato un contributo alla politica e invece niente ma lo capisco perché mentre io cercavo di portare la città oltre de Magistris altri volevano solo fermare me senza pensare alla città. Altro che guerre e rese dei conti bisogna misurare le parole. A Napoli non c’è bisogno di una guerra interna abbiamo già la camorra. Napoli deve reagire e combattere, per questo ho deciso di fare la mia parte. Io sono io e sono un’altra cosa dalle rese dei conti interne al Pd, ho fatto un atto d’amore nei confronti della mia città, dopo aver spesso sofferto c’è stata una spinta verso di me”.