Attività professionale non autorizzata, sequestrati 3 milioni di euro al dottore Rubino

Avellino. Beni e disponibilità per oltre tre milioni di euro sono stati posti sotto sequestro conservativo dalla Guardia di Finanza nei confronti di un ex primario dell’ospedale di Ariano Irpino, in provincia di Avellino. Il provvedimento, disposto dalla Corte dei Conti della Campania su richiesta della Procura regionale, fa riferimento alla violazione dell’obbligo di esclusività stabilito per i dirigenti medici: il professionista, Roberto Rubino, oggi in pensione, avrebbe esercitato attività professionale non autorizzata presso un centro clinico privato di Grottaminarda, fornitore di prestazioni emodialitiche, percependo compensi fino al 1998. Lo stesso centro di dialisi, accreditato con il Sistema sanitario nazionale, ha beneficiato fino agli anni Novanta dei rimborsi versati dalla Asl nella cosiddetta forma indiretta.


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