Caivano: morto anche il terzo giovane dell’incidente in autostrada. La famiglia dona gli organi

 

Dopo nove giorni di speranze e di illusioni Luigi Umberto Auriero, 17 anni, ha smesso di vivere alle 18 di ieri all’ospedale San Giovanni Bosco di Napoli dove era ricoverato in drammatiche condizioni subito dopo il tragido incidente avvenuto sull’autostrada A1 tra Acerra e Afragola. Di fonre ad una simile tragediala famiglia di Luigi Umberto ha voluto fare un gesto di solidarietà perché ha accettato di donare gli organi e così l’intervento è stato eseguito nella notte all’ospedale San Giovanni Bosco, che ha ottenuto una speciale autorizzazione dall’autorità giudiziaria per procedere. Cuore, fegato, pancreas e due reni. «Abbiamo salvato cinque persone, grazie all’alto senso morale della madre delle vittima che così ha voluto che in qualche modo che suo figlio continuasse a vivere», dice il direttore sanitario dell’ospedale, Vito  Rago, che è stato fino al mattino nella struttura per seguire le delicate fasi assieme, tra gli altri, al dirigente medico Guido Amodeo, che è il coordinatore dei trapianti al San Giovanni Bosco e, con professionalità e umanità, segue i parenti dei ricoverati. Nell’incidente ci furono tre morti e tutti giovanissimi. Senza scampo Gennaro Cantiello ed Enzo Cicatiello morirono sul colpo. Il drammatico incidente è avvenuto poco dopo le 4, a poco meno di un chilometro dallo svincolo Acerra-Afragola. I tre giovani erano residenti al parco Verde di Caivano. Gennaro Cantiello era una giovane promessa del calcio e giocava nella Boys Caivanese che milita nel campionato di Eccellenza Campania.


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