Castellammare. Abbandono di rifiuti: Presi in due

La Polizia Municipale di Castellammare ha acciuffato altri due autori di abbandono di rifiuti sul Faito.

Ancora abbandono di rifiuti sulla strada per il Faito. Nonostante il grande impegno che ci stanno mettendo le forze dell’ordine, sono repentini e numerosissimi i casi di abbandono di rifiuti lungo via Giusso, la strada che porta alla sommità del monte Faito. Gli uomini della Polizia Ambientale, guidati dal capitano Raffaele Scarpato, hanno “stanato” altri due autori di abbandono di rifiuto. Uno è un privato di Castellammare di Stabia, mentre il secondo è, sempre un privato, ma che ha abbandonato rifiuti prodotti da un’industria gragnanese di produzione di costumi.

Nel primo caso, agli uomini della Ambientale è bastato ritrovare tra i cumuli di cartongesso abbandonato alle pendici del Faito un quaderno, all’interno dello stesso, come abitualmente si fa, il piccolo proprietario aveva annotato il suo nome e la scuola. Partite le indagini, nel giro di pochi giorni gli uomini agli ordini del capitano Scarpato e del comandante Vecchione hanno raggiunto l’autore dell’abbandono nella sua abitazione, constatando che proprio in quei giorni stava effettuando dei lavori edili in casa. Nel secondo caso, invece, gli agenti hanno rinvenuto la ricevuta di una ricarica telefonica, e da qui hanno poi risalito la china del mistero, arrivando appunto alla fabbrica di costumi gragnanese. Nel corso delle indagini, però, gli agenti hanno rinvenuto delle vere e proprie minidiscariche di amianto, proprio sulla stessa strada. Oltre a transennarle e segnalarle, purtroppo i caschi bianchi stabiesi non possono fare altro. Informato l’ufficio ambiente del comune, a tutt’oggi l’amianto ed i rifiuti rimangono li, abbandonati sulla strada per Faito.

Già nelle scorse settimane evidenziammo il fatto che la stessa Buttol, l’azienda che gestisce il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti in città, rispose alla municipale che non era nelle loro competenze prendere rifiuti su quella determinata strada, essendo fuori dal centro abitato. Al momento, i cumuli di rifiuti rimangono in bella mostra sulla strada montana stabiese, forse l’unico “angolo di paradiso” rimasto a disposizione dei cittadini della   acque. Amianto, rifiuti in genere, abbandoni incontrollati da parte di cittadini scellerati che non ci pensano due volte ad abbandonare qualsiasi tipo di rifiuto. A tutto questo, sul Faito, si somma l’incuria delle istituzioni: proprio mentre gli agenti stavano svolgendo le attività di ricerca, alcuni alberi hanno ceduto, molto probabilmente per mancanza di manutenzione. Si è reso necessario l’intervento di una squadra apposita che ha tagliato l’albero abbattuto e messo in sicurezza la zona.

Purtroppo poco si parla del “polmone verde” di Castellammare, perché si sa, le istituzioni prendono provvedimenti soltanto quando ormai, e ci auguriamo non avvenga, sarà troppo tardi. Tanto si è parlato di dissesto idrogeologico, ma ad oggi nessuna opera è stata messa in campo, tutto rimane fermo. E tutto rimane fermo anche sul fronte dei rifiuti. Infatti, l’isola ecologica cittadina che fù semi distrutta dalla tromba d’aria della scorsa settimana, rimane ancora inaccessibile, ed è così che in città, come sul Monte Faito, stanno nascendo delle vere e proprie mini discariche.


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