Estorsioni a Marigliano, stangata per gli ex del clan Mazzarella

Taglieggiavano un ristoratore di Marigliano: condannati due ex affiliati al clan Mazzarella. Stangata per Pasquale Esposito, alias ‘Pasqualino ‘o curt’ condannato a sei anni e 8 mesi; un anno e sei mesi per Massimiliano Pelliccia, detto ‘Massimino’. I due estorsioni che chiedevano soldi ‘per i carcerati’ furono arrestati a febbraio del 2015 dai carabinieri della stazione di Marigliano. Secondo l’accusa, Pasqualino Esposito, in concorso con Ciro Taglialatela e Massimo Pelliccia, fuoriusciti dal clan Mazzarella tentavano di occupare il territorio mariglianese in nome di un nuovo gruppo criminale. Iniziarono le estorsioni e le ritorsioni ai commercianti reticenti. Nel mirino dei tre finì un ristoratore che però trovò il coraggio di denunciare ai carabinieri le intimidazioni e le violenze subite da Esposito. In manette finirono in due distinte occasioni in tre. Pasquale Esposito, le cui responsabilità furono pienamente accertate e riconosciute dalla Dda, finì in carcere a Secondigliano. Ciro Taglialatela fu scarcerato poche settimane dopo. Pelliccia, invece, scampò all’arresto ma le manette per lui scattarono qualche settimana dopo per l’ennesima violazione degli obblighi di sorveglianza e finì in una casa-lavoro. Ciro Taglialatela, secondo gli inquirenti, faceva gruppo con altri due giovani emergenti il 23enne Alessandro Sposito e Francesco Esposito, quest’ultimo ucciso con un colpo di pistola al volto davanti al portone di casa un mese fa. Anche Sposito e Tagliatatela sono finiti nuovamente nel mirino della Dda per estorsioni e spaccio di droga nel territorio del nolano.

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