Una email, bollata subito come fasulla, partita da un indirizzo di posta da verificare che getta ombre su diversi esponenti della politica gragnanese . Nomi del passato e della recente storia comunale di Gragnano, tutti accomunati, secondo il Corvo o i Corvi in azione da problemi con la giustizia o parentele scomode. Ci finiscono un pò tutti nel lungo elenco indirizzato alla DDA di Napoli, alla Procura Torre Annunziata, ai Carabinieri Torre Annunziata, ai Carabinieri Castellammare di Stabia ai Carabinieri Gragnano al Commissariato Castellammare di Stabia alla DIA Napoli. Nomi, cognomi, volti di chi secondo chi scrive è pronto a scendere nuovamente in campo in difesa di “Gragnano, la città che non vuole rinascere. La città in cui la camorra controlla anche l’economia “legale”, ed evita la rinascita”. Si parla di “voto” “non libero” riportando passi delle relazioni della Commissione d’Accesso. Un clima pesante quello che si respira in città a diversi mesi dalle elezioni e dove ora è partita la “caccia al corvo”