La Cassazzione ha annullato la condanna ad otto anni di carcere nei confronti di Maria Buttone moglie del boss dissociato Domenico Belforte. Secondo le accuse della Dda di Napoli la Buttone , dopo l’entrata in carcere dello storico capoclan Domenico Belforte avvenuta nel settembre 1998, aveva preso in mani le redini del sanguinario clan di Marcianise. In primo grado il 19 luglio 2014, il gup Ferri del Tribunale di Napoli condannò la Buttone alla pena di anni 12 di reclusione quale direttore ed organizzatore della cosca. La Corte di Appello di Napoli escluse la aggravante dell’essere la Buttone capo del sodalizio e ridusse la pena ad anni 8 di reclusione. Alla donna fu revocato anche il regime di 41bis. Ieri poi il colpo di scena: la Suprema Corte di Cassazione – I sezione penale – in accoglimentodei motivi di ricorso scritti dall’unico difensore della Buttone, l’avvocato Dario Vannetiello del Foro di Napoli, ha annullato la sentenza di condanna ad anni 8, disponendo un nuovo giudizio innanzi a diversa sezione della Corte di Appello di Napoli. la donna potrebbe anche tornare presto in libertà .
(nella foto da sinistra Maria Buttone e il marito Domenico Belforte)