Marano, estorsione nel terreno confiscato al clan: in cella Nuvoletta zio e nipoti e un affiliato

 I carabinieri del nucleo investigativo di Castello di Cisterna hanno eseguito un provvedimento di custodia cautelare in carcere, emesso dal gip del Tribunale di Napoli, su richiesta della Dda, nei confronti di quattro persone ritenute affiliate al clan Nuvoletta, storica organizzazione camorristica operante in tutto il territorio della Campania. Nei loro confronti l’accusa di violenza privata, tentata estorsione ed estorsione con l’aggravante mafiosa. Da settembre ad oggi i quattro, secondo l’accusa, avrebbero minacciato ed usato violenza nei confronti dei titolari di un’azienda in affitto, situata su terreni loro sequestrati a Pignataro Maggiore  in provincia di Caserta, già proprietà di società riconducibili al clan Nuvoletta e sequestrate a giugno dell’anno scorso. Secondo quanto riferito in una nota del procuratore di Napoli Giovanni Colangelo e del procuratore aggiunto Giuseppe Borrelli, gli indagati si sarebbero recati sui terreni oggetto del sequestro imponendo la loro presenza e controllando l’andamento dell’azienda. E nello stesso tempo avrebbero preteso più volte prestazioni, come la pulizia dell’argine, e la dazione di beni, il gasolio agricolo, con modalità mafiose.L’azienda era in fitto in terreni sequestrati al clan, e per questo pretendevano di controllarla e di ricevere gasolio agricolo senza pagarlo. Vertici e affiliati alla cosca dei Nuvoletta sono destinatari, dopo indagini dei carabinieri, di misure cautelari per estorsione e violenza privata, reati aggravati dalal finalita’ mafiosa, nei confronti di un imprenditore che aveva fittato una azienda nata nei terreni di Pignataro maggiore sottratti dallo stato alla ‘famiglia’ il 6 giugno dell’anno scorso. I quattro cercavano di convincere anche l’uomo a rescindere il contratto di fitto, e nel frattempo gli indicavano i lavori effettuare (pulizia dell’argine, ad esempio) e di fornire loro il gasolio. Provvedimento restrittivo del gip per Angelo, Lorenzo ed Eduardo Nuvoletta e Biagio Passaro. V.N., allevatore di bufale che 9 febbraio 2014 aveva fittato i terreni di una societa’ cooperativa nel settore ortofrutta di Giovanni Nuvoletta, figlio del boss Lorenzo, dalla moglie di questi, Annunziata, racconta al pm quanto gli sta accadendo il 26 febbraio scorso, dopo che gli amministratori giudiziari hanno segnalato in procura che ci sono criticita’ nella gestione di alcuni beni sequestrati al clan di Marano, una cosca storica del Napoletano ‘federata’ anche con la mafia corleonese. L’uomo allora racconta di come l’altro figlio del boss, Angelo, arrestato oggi, insieme ai suoi due rampolli, Lorenzo junior ed Edoardo, in 5-6 occasioni, a partire dall’ottobre dello scorso anno, diversi mesi dopo il sequestro de beni, sia comparso nella sua azienda perche “questa e’ roba nostra”, minacciandolo: “se non ti comporti bene, ti porto l’Agenzia delle Entrate e ti costringo a strappare il contratto d’affitto”. Cosi’ a Natale 2015 Angelo Nuvoletta e i figli si fanno consegnare 30 litri di gasolio industriale. Altre due volte cercano di fare il pieno a una Volkswagen Golf con lo stesso metodo; e, quando il 23 febbraio scorso V.N. dice di non essere in possesso delle chiavi di accesso all’erogatore, Lorenzo junior, rivolgendosi al padre, dice: “Se poi lo perquisisco e gliele trovo addosso, lo devo picchiare?”. I tre Nuvoletta e il guardaspalle Passaro risolvono la cosa chiamando un operaio dell’azienda con il flex e forzando il lucchetto, portandosi via 43 litri di gasolio agricolo. Non paghi, impongono all’allevatore di pulire gli argini dell’azienda dalle erbacce, una spesa di mille euro: “da adesso hai 15 giorni per fare il lavoro, se no ci prendiamo collera”. “Prima del sequestro non avevo mai visto Angelo Nuvoletta e i suoi figli”, dice V.N. al pm, premettendo che i proprietari dei terreni, Giovanni Nuvoletta e la moglie, che vivevano a Milano e a cui versava 2mila euro al mese, si vedevano poco.

 

(nella foto il terreno sotto sequestro e da sinistra nei riquadri Angelo Nuvoletta, Lorenzo Nuvoletta,  Eduardo Nuvoletta e Biagio Passaro)

 


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