E’ da inquadrarsi nella lotta ai Lo Russo l’omicidio di cui è rimasto vittima stamattina il rapinatore seriale Pasquale Izzi. Il pregiudicato è stato crivellato con una decina di proiettili di cui sei tutti al volto in via Janfolla poco dopo le 9,30 a poca distanza dall’abitazione di Carlo Lo Russso che secondo gli inquirenti sarebbe al momento il reggente dell’omonimo clan dei “capitoni”, visto che i fratelli Mario e Salvatore sono in galera. Salvatore, poi, è diventato un collaboratore di giustizia. Potrebbe essere l’ennesima dimostrazione di forza contro gli orami ex padroni dell’area Nord di Napoli. Guerra scatenata dalla nuova allenza tra i Licciardi di Secondigliano e Tolomelli-Vastarella del rione Sanità. Lo scontro era iniziato il 4 febbraio scorso con l’omicidio di Giuseppe Calise, pusher 24enne vicino ai Lo Russo, ammazzato mentre parlava al telefono con i familiari. E poi era proseguito con una “stesa” compiuta la domenica delle Palme tra le bancarelle del mercato del rione Don Guanella. Colpi di fucile a scopo intimidatorio furono esplosi nel corso di un raid diretto ai commercianti. Azione analoga due notti dopo quando con un’altra “stesa” di almeno sei “guaglioni” in sella a motociclette, esplosero numerosi colpi di pistolacontro alcuni personaggi dei Lo Russo che abitano nelle palazzine dell’isolato 56 sempre del rione Don Guanella. Furono ben 33 i bossoli, tutti calibro 9, infatti, repertati sull’asfalto dai poliziotti della Scientifica. Bossoli esplosi da almeno tre pistole diverse. E poi un altro omicidio, quello di stamattina in cui è rimasto vittima Pasquale Izzi. Contro di lui sono stati esplosi ben 16 colpi, sei quelli che lo hanno raggiunto al volto. Altri dieci sono stati trovati per terra. I colpi sono stati sparati con una pistola calibro 9. Izzi aveva a suo carico precedenti per ricettazione, furto e rapina. L’auto nella quale si è accasciato esamine, una Fiat Punto intestata a un altro soggetto già noto alle forze dell’ordine, è stata sequestrata. Il pregiudicato è stato ucciso mentre usciva di casa per far ritorno in carcere dopo un permesso premio per le feste pasquali. Avrebbe finito di scontare la sua pena a luglio. Ad attenderlo, nel piazzale alle spalle di casa in cui aveva parcheggiato la macchina, c’erano due sicari dal volto coperto. L’area era deserta, Izzi si è avvicinato all’auto, e aveva appena aperto la portiera, quando si sono avvicinate due persone con il volto coperto. Uno ha alzato la pistola e gli ha sparato in faccia. Raggiunto dai proiettili, Izzi si è accasciato all’interno della sua macchina. Sul posto si sono radunati parenti e conoscenti. Le indagini dei carabinieri non escludono nessuna pista. In queste ore i carabinieri stanno interrogando tutti gli uomini dei Lo Russo per tentare di trovare la chiave del delitto.