Il tribunale del Riesame di Napoli ha concesso gli arresti domiciliari a Valter Lavitola, ex affarista e direttore del quotidiano ‘L’ Avanti’. Lavitola era in carcere da oltre tre anni e questa mattina ha lasciato il penitenziario di Secondigliano dov’era detenuto quando fu arrestato di nuovo dopo l’evasione dalla sua casa di Roma a ottobre del 2013. Resta imputato per il tentativo di estorsione ai vertici del colosso industriale ‘Impregilo’ per il quale in primo e secondo grado e’ stato condannato a tre anni e adesso pende un ricorso per Cassazione; ed e’ ancora imputato per concorso in corruzione con Silvio Berlusconi nella cosiddetta compravendita dei senatori e in particolare per la vicenda di Sergio De Gregorio, traghettato a suon di milioni dal centrosinistra al centrodestra per far cadere il governo di Romano Prodi. Per i giudici del Tribunale di Napoli ci fu corruzione ed e’ stato condannato a tre anni di reclusione. Ha invece patteggiato la pena a tre anni e otto mesi per la bancarotta fraudolenta e la truffa ai danni dello Stato per i fondi stanziati dal Governo per il giornale ‘L’ Avanti’, quasi 26 milioni, del quale era direttore. I giudici della Liberta’ di Napoli hanno accolto l’istanza dell’avvocato Sergio Cola il quale ha dimostrato che sono cessate le esigenze cautelari e il pericolo di reiterazione di reato e inquinamento delle prove.