Nocera: per la morte in ospedale dell’anziana di Torre del Greco indagati anche i medici della clinica Maria Rosaria di Pompei

Una morte sospetta per la quale sono finiti nel registro degli indagati 28 medici di tre presidi, l’Umberto I di Nocera Inferiore, il Maresca di Torre del Greco e la clinica Maria Rosaria di Pompei. A morire il 9 marzo scorso, nel reparto di rianimazione dell’Umberto I è stata la signora Immacolata Saccone, 72 anni di Torre del Greco. Ieri mattina, il pm Mafalda Daria Cioncada ha affidato al medico legale Giovanni Zotti, l’incarico per effettuare l’autopsia sul corpo dell’anziana che ha avuto una complicata, quanto oscura storia clinica che l’ha portata alla morte. Tutto ha avuto inizio a novembre scorso con un intervento Ercp per l’asportazione di alcuni calcoli alla colecisti, effettuato presso la clinica Maria Rosaria di Pompei. Dopo l’intervento e un breve decorso operatorio l’anziana era stata dimessa. Ma qualcosa non era andato per il verso giusto e la signora, sposata e con sei figli, ha cominciato ad accusare i primi problemi pare si fosse formato una sorta di liquido intorno alla ferita. Per cui è stata ricoverata per ben due volte all’ospedale Maresca, senza risolvere il problema. A febbraio scorso, i familiari decidono di portarla nuovamente alla clinica Maria Rosaria dove è stata operata per accertare quale fosse l’origine di quei continui problemi. È proprio nella struttura privata pompeiana che Immacolata Saccone, già cardiopatica, ha avuto un arresto cardiaco, per cui i medici la intubano e la inviano nel presidio più vicino dotato di sala di rianimazione. Immacolata Saccone arriva all’Umberto I dove, ricoverata in rianimazione, si riprende dopo alcuni giorni tanto da essere trasferita nel reparto di Medicina e da lì in Chirurgia. Il 9 marzo scorso, la 72enne di Torre del Greco va nuovamente in arresto cardiaco e trasportata nuovamente in Rianimazione muore qualche ora dopo. A quel punto i familiari, il marito e i sei figli decidono di presentare un esposto per chiarire le cause della morte della loro congiunta. Inizia così il laborioso lavoro degli inquirenti per ricostruire la storia clinica della donna e acquisire le cartelle cliniche delle strutture dove la donna è stata ricoverata in questi cinque mesi. Il pm Mafalda Daria Cioncada ha iscritto nel registro degli indagati 28 medici, tutti quelli che nelle varie strutture e ognuno per le proprie mansioni hanno assistito la pensionata torrese. Gli avvisi di garanzia hanno colpito professionisti di Pagani, Nocera Inferiore, Salerno, Sant’Egidio del Monte Albino, Torre del Greco, Boscoreale, Pompei, San Giorgio a Cremano e Napoli. Ieri mattina, il medico legale Giovanni Zotti ha effettuato l’esame autoptico, riservandosi il deposito della perizia. Pare che dall’esame non siano emerse grosse criticità e responsabilità, si attendono gli esami tossicologici che potrebbero chiarire definitivamente le cause della morte della donna. A stroncare la vita della pensionata sicuramente è stato un arresto cardiaco, bisognerà chiarire se nelle lunghe degenze tra i vari ospedali i medici abbiano sottovalutato il malessere della donna, senza somministrarle le cure adeguate. Si attende l’esito dell’autopsia. (r.f.)

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