Paura l’altra notte a Frattamaggiore per una bomba fatta scoppiare presso l’abitazione di Antonio Auletta, 36 anni, detenuto agli arresti domiciliati per droga ed estorsione, ritenuto affiliato a quello che un tempo era il gruppo di Frattamaggiore, federato al clan Cennamo, la cosca di Antonio Cennamo, meglio noto come Tanuccio o malommo, uno dei senatori del clan Moccia. E’ il terzo attentato in meno di un anno. Ma quello del’altra notte (un potentissimo ordigno esplosivo di circa 4 chilogrammi) per poco non ha causato una strage. Secondo gli investigatori si tratta di un avvertimento nei confronti del pregiudicato perché da qualche settimana gira la voce (incontrollata) che Auletta stia per pentirsi o già l’abbia fatto. Investigatori con le bocche cucite su questo argomento ma allo stesso tempo preoccupati per la deriva che potrebbe prendere la stuazione. Il pregiudicato abita in via Ritiro una stradina che da via Genoino porta a via Lupoli a Frattamaggiore, zona densamente abitata e dove tra l’altro ci sono una pizzeria e un jazz caffè locali molto frequentati dalla movida nottuna frattese. La bomba infatti ha danneggiato anche l’auto di un avventore della pizzeria e ridotto in frantumi i vetri delle finestre di tutte le abitazioni nei dintorni. Carabinieri e polizia ora sono in stato di allerta. Ma la preoccupazione tra gli abitanti della zona ora è tanta.