Pozzuoli. Uccise la fidanzata e un automobilista andando contromano in Tangenziale: la Procura chiede il rinvio a giudizio del Dj di Pozzuoli Nello Mormile. Il pm Salvatore Prisco ha chiesto, nella sua requisitoria, il processo per il giovane. Omicidio volontario e guida in stato di ebrezza queste le accuse che dovrà valutare il giudice Rosa De Ruggiero, che dovrà decidere sulla richiesta arrivata all’ufficio dopo l’avviso di conclusione delle indagini e un lunghissimo interrogatorio al quale Mormile si è sottoposto accompagnato dai Gaetano Baccari e Gaetano Porto. Un interrogatorio che non ha intenerito la Procura ed ha avallato la tesi dell’accusa sulla richiesta di rinvio a giudizio. Mormile aveva chiesto di essere interrogato per ripercorrere le fasi del rapporto con Livia Barbato, la fidanzata 22enne rimasta uccisa nello scontro in tangenziale, assieme ad Aniello Miranda. Secondo l’imputato non c’erano motivi di astio, né c’era l’esigenza di forzare la mano, magari di dare seguito a una prova di forza al termine di litigio, tanto da spingerlo ad andare contro mano in tangenziale. Poi, ripercorre anche la serata del 25 luglio scorso, trascorsa in discoteca. Il Dj ha sostenuto di ricordare tutto, fino al momento in cui si mette in macchina, poi il vuoto assoluto. Peccato che in quel vuoto ha percorso contromano la tangenziale ed ha ucciso la fidanzata che aveva accanto e un imprenditore di Torre del Greco che si recava al lavoro. Mormile ha detto che Livia si accomodò sul sedile posteriore poi non ricorda altro. I genitori di Livia sono pronti a costituirsi parte civile. A pesare sulla posizione del Dj anche alcune intercettazioni ambientali in carcere nelle quali il giovane si lascia andare a considerazioni dalle quali non traspare nessun rammarico per il grave episodio. Ora la richiesta di rinvio a giudizio passa al Gup De Ruggiero.