Arriva la scarcerazione beffa  per Gaetano Schettino di Castellammare di Stabia, il narcotrafficante internazionale fermato il mese scorso a Dubai dall’Interpol. Il suo arresto era stato salutato come una svolta, come un passo in avanti nella grande caccia all’uomo che punta dritto al boss del narcotraffico, l’altro stabiese, Raffaele Imperiale detto “lelluccio ‘o parente” uomo di fiducia dei clan vincenti di Secondigliano e verro signore del narcotraffico per tutta l’Europa. E invece a distanza di una quarantina di giorni dalle manette torna libero Gaetano Schettino rimesso in libertà dalle autorità giudiziarie degli Emirati Arabi. Era stato arrestato a Dubai,partendo dall’Iran, e dove probabilmente doveva incontrare proprio Imperiale. Complice la burocrazia, la difficoltà dei rapporti tra i due paesi – Italia e Emirati – nonostante la complessità di indagini antimafia che da anni hanno definito Dubai come la nuova Mecca del riciclaggio di denaro sporco. Un protocollo delicato, quello legato alla conferma degli arresti di Gaetano Schettino, che necessitava rapidità di informazioni e immediato travaso di dati da parte delle istituzioni italiane. Un caso ancora per molti versi top secret, sembra che dall’Italia le autorità ministeriali si sono mosse con una certa solerzia, trasmettendo nei venti giorni successivi all’arresto tutte le informazioni legate all’inchiesta che vedeva Schettino come personaggio chiave. Ma tutte le informazioni necessarie arrivate a Dubai per la conferma del suo arresto sembra siano sparite. Qualcosa si è inceppato nel meccanismo della burocrazia e l’altro giorno Schettino è tornato libero. Ha fatto naturalmente subito perdere le sue tracce grazie alla possibilità economica e alla rete di complicità in quei paesi. E ora la caccia a lui e al suo “padrino” Raffaele Imperiale riprende.
