Sono tre connazionali gli assasini di Moammed Azzam, il 28enne magrebino residente a Scafati seviziato a morte nel suo letto e poi deceduto nell’ospedale di Nocera dopo alcuni giorni di agonia. Si chiamamo Essabri Hamza, Essabri Imad (sono due fratelli) mentre il terzo Tarfa Mouhamed è riuscito a sfuggire alla cattura ed è tuttora latitante. Secondo la ricoostrzuione e le indagini della procura e dei carabinieri di Nocera ci sarebbero motivi economici e non passionali dietro l’omicidio. I due fratelli erano stati già fermati nei giorni scorsi e oggi il gip ha confermato l’arresto. Mentre il terzo è latitante. Sono tutti e tre clandestini. Sono stati identificati e arrestati anche grazie alla collaborazione della folta comunità magrebina che vive nel popoloso quartiere dei Vetrai a Scafati e di San Pietro dove viveva, al cortile Fienga. Gli investigatori sono arrivati ai tre attrevrso iltraffico telefonico grazie al quale è stata accertata la loro presenza sul posto il giorno del pestaggio. Non solo perché addosso ad uno dei tre fermati è stato trovato un telefono cellulare nel quale è stata utilizzata una sim del connazionale pestato e seviziato. E inoltre sulla scena del crimine sono state trovate le loro impronte e altre tracce. Uno dei tre aveva anche una frattura al piede procurata verosimilmente nel corso della collutazione con Azzam. I tre si erano portati a Torino perchè stavano per lasciare l’Italia con l’aiuto di altri complici in via di accertamento ed erano diretti in Francia o in Svizzera. si erano rifugiati nel quartiere Cottolengo di Torino dove vive una comunità magrebina di oltre 40mila persone. Il terzo, che è latitante, invece dopo una lite con i due fratelli, si era allontanato. per questo che non è stato trovato.