Settemila euro a testa ai consiglieri ”riottosi o problematici” per convincerli ad approvare il bilancio comunale. Ma da consegnare in due fasi, 3500 prima e 3500 dopo il voto. Un sistema che ricorda vicende del passato, simile a quello che veniva attribuito dai suoi oppositori alla gestione, tra gli anni Cinquanta e Sessanta, del sindaco di Napoli Achille Lauro (una scarpa prima del voto e l’altra a scrutinio concluso): parla infatti di ”meccanismo di lauriana memoria” il gip del Tribunale di Santa Maria Capua Venere Sergio Enea che ha emesso le ordinanze di custodia per le presunte tangenti al comune di Maddaloni. Il giudice commenta una lunga intercettazione ambientale del 24 novembre scorso tra il sindaco Rosa De Lucia e l’imprenditore Alberto Di Nardi, entrambi arrestati oggi, che fanno riferimento a mazzette da consegnare ad alcuni consiglieri comunali attribuita Un meccanismo. ”Il valore complessivo di questa intercettazione ambientale – osserva il gip – è di primissimo piano” in quanto ”viene disvelato in maniera, ancora più completa, la gestione oltremodo illecita della res pubblica del comune di Maddaloni, che parte dalla vicenda corruttiva relativa al settore dei rifiuti, ma che si estende fino a mercificare e monetizzare lo stesso esercizio dell’elettorato passivo”. Si parla infatti ”in maniera esplicita di dovere pagare alcuni consiglieri comunali riottosi o problematici, al prezzo di 7.000 euro ciascuno per l’approvazione del bilancio, con una meccanismo di lauriana memoria, vale in luogo della scarpa destra prima del voto e di quella sinistra dopo il voto, con 3.500 euro prima e 3.500 euro dopo l’approvazione in consiglio comunale”. Alberto: – quindi rimaniamo sono tre e cinque adesso e tre e cinque dopo che hanno approvato il bilancio, così abbiamo la certezza… Rosa:- Ci piace! Bravo. (Ridono divertiti) Alberto:- Se no se glieli diamo prima poi questi dopo non eh…).