Acerra: duplice omicidio confermato l’ergastolo per i boss cutoliani

Acerra. La Cassazione conferma la pena all’ergastolo per i boss Mario De Sena, Francesco Montesarchio e Mario Di Fiore, o cafone. Ratificata la sentenza emessa nei confronti dei tre e del pentito Giovanni Messina. Per il padrino Mario De Sena, cutoliano doc, è la seconda condanna al carcere a vita. Mario Di Fiore e gli altri due sono stati incastrati dalle dichiariazioni di suo figlio Pasquale, divenuto collaboratore di giustizia. De Sena e Montesarchio, sono stati alleati tra loro, mentre Mario Di Fiore, certamente un elemento di minore spessore criminale, è stato per anni un gregario del gruppo facente capo ai Mariniello ossia dei “Cammurristielli”, che sono stati sempre nemici dei cutoliani. A incastrare i tre le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia che hanno addebitato ai tre diversi omicidi quello di Rosa Nettuno – una don- na di Caivano che per amore abbandonò il tetto coniugale – e Antonello Di Sarno, uccisi in un feroce agguato di camorra. Antonello Di Sarno – secondo i pentiti – era un soggetto poco affidabile e per questo prima di essere ucciso fu vittima di un agguato al quale scampò. In quell’occasione rimase ferita la donna, Rosa Nettuno, uccisa qualche mese dopo a Carinaro, all’epoca regno dei fratelli Di Grazia, grandi alleati di Giovanni Messina e del gruppo di Casalnuovo di Napoli, gravitante nell’orbita dei cutoliani.

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