Castellammare: lite tra esponenti Pd, ora la città aspetta risposte forti dei vertici regionali

Chi credeva che il fondo non si era ancora toccato, a Castellammare di Stabia, è stato accontentato. Nel pomeriggio di oggi, come già detto in un articolo precedente, due esponenti della politica locale sono letteralmente venuti alle mani. Per meglio dire, uno dei due ha cominciato a dare in escandescenze ed ha aggredito l’altro. Si tratta di Giuseppe Amato (meglio noto come Peppe r’a sbarra,ndr) e Costantino Aitra. Durante un tranquillo pomeriggio con accenni primaverili, nei pressi di un noto bar del centro stabiese i due esponenti del Pd sono entrati in discussione. Secondo alcuni testimoni, i due politici non erano seduti allo stesso tavolo, ma parlavano tra loro tranquillamente, anche con altre persone. All’improvviso, Peppe Amato, ha cominciato ad urlare parole grosse verso uno od un altro politico locale. A quel punto Aitra, forse per sottolineare che non è quello il modo di fare politica, avrebbe redarguito l’Amato, che per tutta risposta è balzato fulmineamente dalla sedia ed è partito all’indirizzo dell’Aitra assestandogli due schiaffi in pieno viso.  Peppe Amato non è nuovo a questo comportamento, tant’è che la stessa azione l’ha commessa già qualche anno fa nella sede del Pd locale, solo che all’epoca la vittima fu Lino Dello Ioio, altro politico locale di fede Pd. L’episodio di oggi pomeriggio ha scosso non poco le coscienze dei politici locali che, almeno fino ad ora, hanno manifestato in modo o nell’altro il dissenso assoluto verso il comportamento di Peppe Amato che, ad onor del vero, tutto può sembrare tranne che di un politico. In effetti in questi giorni in città i nervi dei politici sono a fior di pelle, proprio a causa delle beghe interne al Pd, che a tutt’ora rimangono irrisolte. Certo viene da pensare però che, se questo è il comportamento dei politici, cosa ci potremmo mai aspettare da loro una volta che sono stati eletti? Sull’episodio di oggi, a quanto apprendiamo, sta indagando la Digos, perchè effettivamente si tratta di un’aggressione politica vera e propria. Nel frattempo i vertici regionali del partito farebbero bene a scegliere di quali personaggi affiancarsi: di chi non si esime dal provocare risse ed addirittura prendere a schiaffi chi non la pensa come lui, o chi invece cerca di dare speranza alla città. Al momento il “padrone dei voti stabiesi”, colui che viene da Boscoreale e detta legge sugli stabiesi, Mario Casillo, che risulterebbe oggi affiancato dal sottosegretario Gennaro Migliore, dovrebbero esprimersi sull’accaduto e dare un segnale che il Pd non è partito di malintenzionati, tutt’altro. Attendiamo risvolti sull’episodio, che per quanto riprorevole possa essere, è un capitolo della triste storia stabiese.

Alberti Ferretti


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