Castellammare, proposta choc del parroco della Cattedrale: “Niente processione del Santo Patrono”

Sta già facendo discutere tutta la città e in questo caso i commenti sono quasi tutti negativi, la provocazione don Antonino d’Esposito, parroco della Cattedrale di Castellammare di Stabia che nell’omelia domenicale ha annunciato l’intenzione di far abolire la processione di san Catello, il Santo Patrono della città. Uno choc per i fedeli e per i portatori della statua, un affronto alla città e ai fedeli. Il perchè della provocazione di don Antonino è spiegato nello stato di degrado in cui versa la città in questo momento. Dall’assenza dei politici. Dalla villa comunale cantiere aperto, con lavori fermi da un anno quasi, alla mancanza di luminarie e bancarelle decise dai commissari prefettizzi per allietare quella che dovrebbe essere, per l’appunto, una festa civica del Santo protettore. La festa civile dopo quella religiosa del 19 gennaio. Ha spiegato don Antonino ai fedeli in Cattedrale: “Dovunque in Italia, ma anche al’estero, ogni città ha le sue tradizioni, le sue feste patronali, i suoi momenti importanti, che al di là della processione e della funzione religiosa, fondamentale, servono al popolo per vivere la città, riconoscersi in qualcosa di unico e originale. San Catello è solo nostro, ma oggi questo non mi pare esista più in questa città. Una processione religiosa già si svolge a gennaio e basta ed avanza, probabilmente. Castellammare ha bisogno di altro, di lavoro in rete, collaborazione fra enti e cittadini, associazioni e parrocchie, per uscire dall’impasse, ricominciare a vivere benedetta dal suo patrono”. La discussione tra i cittadini è appena agli inizi e promette scintille.

 


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