Clan Greco, 55 anni di carcere per gli 11 imputati di Sant’Egidio, Pagani e Nocera

Nocera Inferiore/Sant’Egidio del Monte Albino. Traffico di stupefacenti e estorsioni: mano pesante dei giudici contro gli esponenti del clan Greco. Condanne per i collaboratori di giustizia della famiglia di San’Egidio del Monte Albino che tra il 2003 e il 2008 ha gestito un vasto giro di stupefacenti tra il paesino dell’Agro, Pagani e Nocera. Ieri pomeriggio, dopo poche ore di camera di consiglio i giudici del Tribunale di Nocera Inferiore – presidente Domenico Diograzia, a latere Caccavale e Russo Guarro – hanno letto il dispositivo di sentenza confermando e aggravando, in alcuni casi, le richieste del pm della Dda Maurizio Cardea. Per un totale di 55 anni di reclusione sono stati condannati 11 imputati su 12. Stangata per il boss, ora pentito, Vincenzo Greco al quale il collegio ha inflitto sedici anni di reclusione, oltre all’interdizione perpetua dai pubblici uffici e tre anni di libertà vigilata (l’accusa aveva chiesto 15 anni). Quindici anni di reclusione, interdizione perpetua e 3 anni di vigilanza per Biagio Daniele a fronte degli 11 anni chiesti dal pm.

Cinque anni e dieci mesi di reclusione, in continuazione con una precedente condanna del 2011, oltre all’interdizione perpetua per Alfonso Greco, figlio di Vincenzo, anch’egli pentito. Dimezzata la condanna, rispetto alla richiesta della Dda, per il vigile di Nocera Inferiore Andrea D’Elia. I giudici hanno condannato l’imputato – difeso dall’avvocato Antonio Sarno – a quattro anni e sei mesi di reclusione, oltre a 25mila euro di multa, a fronte di una richiesta di nove anni di reclusione e 50mila euro del pm Maurizio Cardea. Sul vigile nocerino, poi sospeso, la Procura aveva puntato l’attenzione nel corso della requisitoria ritenendo non fosse veritiero quanto dichiarato dall’imputato e cioè che lo stupefacente acquistato dai Greco fosse per uso personale.

Pena di quattro anni in continuazione per Franco Ferraioli, anch’egli interdetto dai pubblici uffici per la durata di cinque anni. Due anni e otto mesi di reclusione per Luciano Spinelli e Maria Milano, accusati di riciclaggio e armi. Due anni di reclusione per Giovanni Sorrentino, in continuazione con una sentenza del 2011. Attenuanti e condanna di due anni per il collaboratore di giustizia Gennaro Attianese e 4 mesi in continuazione con una precedente sentenza per la collaboratrice di giustizia Andreina Principale. Assolto, invece, Gianfranco Napodano accusato di associazione per delinquere e estorsione. Per Napodano erano stati chiesti 8 anni di reclusione. Alfonso Greco è stato condannato anche a risarcire, in separata sede, una donna alla quale era stata incendiata un’auto.

I giudici depositeranno le motivazioni della sentenza tra 90 giorni, poi il folto collegio difensivo – composto tra gli altri dagli avvocati Maria Del Sorbo, Antonio e Michele Sarno, Giovanni Conte, Paolo Corsaro, Danilo Laurino (per la parte civile) deciderà se proporre Appello. Medesima decisione si è riservato il pubblico ministero Maurizio Cardea.


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