Il Tribunale di Napoli deciderà il 9 maggio prossimo se Aniello Mormile dovrà essere processato con il rito abbreviato che prevede lo sconto di una terzo della pena prevista o con rito ordinario. L’imputato è l’ormai noto dj di Pozzuoli che il 2 luglio scorso in preda a un improvviso raptus di follia a bordo della sua Clio all’altezza del casello della Tangenziale di Pozzuoli ha spento i fari, fatto una inversione a U ed è tornato indietro.. All’altezza di Agnano, dopo aver sfiorato un tir, la Clio di Mormile si è schiantata frontalmente con l’utilitaria del 48enne. Un impatto devastante. Le due auto sono rimasta piantate uno di fronte all’altro. Nell’impatto trovarono la morte la fidanzata che era con lui in auto, Livia Barbato e Aniello Miranda, 48 anni, un operaio di Torre del Greco che stava andando al lavoro. Ieri mattina il pm ha depositato una perizia tecnica sull’auto del dj napoletano. Il ragazzo ieri mattina era presente in aula davanti al gip Rosa De Ruggiero. C’erano anche i familiariidella sua fidanzata “Lilly” e di Aniello Miranda. E’ rimasto con lo sguardo basso, in silenzio per tutto il tempo senza mai riuscire a guardare in faccia a quelle persone a cui ha provocato un dolore immenso. E intanto ieri mattina il pm ha depositato una perizia tecnica sull’auto del dj di Pozzuoli. Il maggio si saprà come continuerà la fase processuale.
(nella foto Aniello Mormile e la fidanzata Livia Barbato)