Giugliano. Assolti i Maisto accusati di estorsione e sequestro di persona. Ribaltata la sentenza di primo grado dai giudici della Corte d’Appello di Napoli nei confronti di Giuseppe Maisto e dei figli Giuliano, Luigi e Giovanni, tutti condannati a 7 anni e sei mesi di reclusione in primo grado. I giudici dell’Appello hanno assolto i quattro imputati perchè il fatto non sussiste, ma hanno anche disposto il trasferimento degli atti del processo in procura per verificare se sussiste l’accusa di calunnia a carico dell’accusatore dei Maisto, Giovanni Turco, ex dipendente di una tabaccheria di proprietaÌ€ della famiglia Maisto. Nel 2012 Turco accusoÌ€ i componenti della famiglia Maisto di averlo minacciato e sequestrato. L’uomo sostenne di essere stato costretto a vendere un’abitazione per pagare un debito contratto nella tabaccheria di circa 500mila euro. I Maisto, in virtù di quelle accuse, furono arrestati ai domiciliari. Nel corso del processo d’Appello è emerso che il dipendente della tabaccheria aveva effettuato giocate presso il punto Sisal della tabaccheria per un totale di 467mila euro a fronte di una vincita di 330mila. Puntate effettuate nell’arco di sette ore nel marzo del 2011. Secondo l’accusa, gli imputati avevano minacciato l’indagato costringendolo a scrivere una procura a vendere di un’immobile di proprietà della madre che in realtà fu acquistato da un parente della famiglia Maisto per 50mila euro. In Appello la difesa è riuscita a dimostrare che la vendita fu fatta di comune accordo per saldare quel debito di gioco. GiaÌ€ in primo grado era caduta l’aggravante dell’articolo 7.