Bufera negli ambienti politici e professionali rocchesi, dopo le perquisizioni eseguite dalla squadra mobile della Questura di Napoli nell’ambito di un’inchiesta su presunti casi di corruzione. Tra i nomi ci sono alcuni politici e impremditori del piccolo comune di Roccapiemonte.Il giudice Mario Pagano è infatti il fratello dell’ex primo cittadino rocchese Antonio Pagano; Roberto Lambiase, avvocato e attuale presidente del Consiglio comunale; Gerarda Torino, consigliere comunale in forza alla maggioranza che sostiene il sindaco attuale, suo marito Michele Torino, noto commercialista della zona. Un fulmine a ciel sereno che rischia di sconvolgere gli apparati politici del paese. Mario Pagano, giudice di rilievo a livello provinciale era in servizio presso il Tribunale civile di Salerno, prima di trasferirsi a Potenza dove riveste la carica di presidente di sezione civile. Attualmente ricopre anche la presidenza dell’associazione Rosa Aliberti, tesa alla riqualificazione sociale e alla costruzione culturale sul territorio. Suo fratello, Antonio Pagano, ha ricoperto l’incarico di sindaco, fino al 2012, e a sua volta era stato coinvolto nell’inchiesta dello scandalo Eurospin, che riguardava un cambio di destinazione d’uso all’interno del comparto industriale di Rocca, con un intreccio di responsabilità imprenditoriali e politiche: fu poi assolto. Roberto Lambiase, invece, ricopre, ad oggi, il ruolo amministrativo di presidente del consiglio comunale. Da un mese a questa parte, aveva deciso, in seguito ad alcuni screzi con il sindaco Andrea Pascarelli (riguardanti particelle non volturate del cimitero locale), di uscire fuori dalla maggioranza per poi sostenerla in qualità di esterno. La decisione aveva destato polemiche da parte dell’opposizione. La consigliera Gerarda Torino si trova nella maggioranza dell’assise governativa rocchese. Partita dall’opposizione, durante un periodo di forte tensione all’interno della maggioranza Pascarelli nel 2014, passò in maggioranza. Destarono clamore le minacce di morte per mezzo posta a lei indirizzate nello stesso anno. Delegato nazionale e dirigente regionale in forza a Fratelli d’Italia, la Torino ricevette alcune missive con chiari messaggi tesi ad attentare la sua vita, in riferimento probabilmente a quelle che furono le sue scelte politiche.
(nella foto Roberto Lambiase e Gerarda Torino)