Il ragazzo di Afragola ucciso a Piscinola era amico di Di Napoli

Ora c’è la doppia certezza che l’omicidio di Daniele Stara sia da inquadrare nella faida in tra Miano, la don Guanella e il rione Sanità. Il 30 enne, che viveva al rione Salicelle di Afragola ucciso in via Vittorio Emanuele a Piscinola sotto casa della sua fidanzata,  era amico di Vincenzo Di Napoli, il ragazzo ucciso in via Miano il 9 dicembre del 2015 e che era legato ai Lo Russo. E inoltre, come già scoperto nei giorni scorsi la fidanzata è imparentata con il boss Carlo Lo Russo. Non è stato un obiettivo a caso quindi Daniele Stara e la sua morte non ha alcun legame con la faida in atto ad Afragola tra i Barbato-Bizzarro da una parte, e i Luongo, affiliati al clan Moccia, dall’altra. Stara invece è vittima della guerra tra i Mallo-Spina-Esposito contro i Vastarella-Tolomelli-Lo Russo per il controllo dei traffici illeciti di Miano, parte di Secondigliano, Piscinola, la don Guanella, San Pietro a Patierno, Chiaiano, Capodimonte fino al rione Sanità. Daniele Stara aveva precedenti per spaccio di droga e frequentava Vincenzo Di Napoli, il cui padre Aniello, è stato ucciso l’altra sera in via Janfolla. Il giovane fu il primo ad essere ammazzato da parte del gruppo Mallo-Spina-Esposito in risposta a quelli di Pietro Esposito e del figlio Ciro avvenuti alla Sanità ad opera dei Lo Russo-Vastarella-Tolomelli. Stara era amante del lusso e della bella vita e come tanti giovani aspiranti camorristi aveva in “Scarface” il modello a cui ispirarsi.

(nella foto sulla moto Daniele Stara e nel riquadro Vincenzo Di Napoli, entrambi vittima della nuova guerra di camorra a Napoli)


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