La Cassazione ha confermato: fine pena mai per Salvatore Baldassare il killer dei sorrisi che uccise la vittima innocente Lino Romano. Le sue dichiarazioni: “Ci penso tutte le notti a ciò che ho fatto a quel ragazzo”

Fine pena: mai. La Cassazione ha scritto la parola fine sull’assurdo omicidio di lino Romano, il 33 enne di Cardito ucciso a Marianella perchè scambiato per uno del clan avversario degli scissionisti di Scampia. Salvatore Baldassare, il killer dei sorrisi e dei baci, ora avrà molto tempo in carcere per pensare a quel folle gesto della sera del 15 ottobre del 2012. Ergastolo o carcere a vita, come si vuole chiamare per la famiglia del giovane arriva la sentenza definitiva che fa giustizia. Il killer è stato inchiodato dalle dichiarazioni dei pentiti. Con Baldassare infatti sono stati condannati a diciotto anni e due mesi per il pentito Giovanni Marino, 16 anni per Gaetano Annunziata, 14 anni per il fratello Carmine e la madre Anna Altamura. Il killer ha confessato di essere il responsabile del delitto prima della sentenza. Lo hanno incastrato Carmine e Gaetano Annunziata, coloro i quali quella sera tesero il trabocchetto al reale obiettivo di quel tragico agguato, ovvero Domenico Gargiulo, scampato per due volte alla morte. Quella sera doveva morire lui al posto di Lino. I due fratelli Annunziata, e la mamma di questi ultimi, Anna Altamura, la donna che inviò l’sms ai killer che aspettavano in auto l’arrivo di “sicc penniell” Gargiulo, (scampato altre due volte alla morte e arrestato qualche settimana fa) avevano paura di essere ammazzati per quel tragico errore di persona e si presentarono alla polizia il 23 novembre. Si pentirono e fecero i nomi degli assassini, del ruolo che avevano svolto in quel tragico omicidio, della trappola mancata che avevano teso a Gargiulo per poche centinaia di euro. Si pentì anche Giovanni Marino, l’autista del commando di morte, subito dopo il suo arresto avvenuto il 25 novembre. Questa invece la dichiarazione spontanea resa dal killer Salvatore Baldassare nel giorno della sentenza: “Quella sera ero come impazzito e sono realmente pentito per quello che ho fatto. Ero fuori di me e non so cosa sia successo.Io ci penso tutte le sere a quello che ho fatto e sono realmente pentito vorrei anche io stare dietro a una televisione collegato in videoconferenza ma non faccio il collaboratore di giustizia come lo fanno gli altri. Io confesso questo delitto e mi pento realmente di quello che ho combinato. Mi pento davanti ai giudici e a Dio ma non farò come i collaboratori di giustizia”. Ma queste sue dichiarazioni non sono servite ad evitargli la condanna: fine pena mai.

(nella foto salvatore baldassare all’uscita dalla caserma dei carabinieri dopo il suo arresto manda baci e sorrisi a familiari ed amici; nel riquadro la vittima innocente Lino Romano)


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