La Chiesa di Napoli: “Basta sangue, preghiamo affinchè gli assassini si redimano”. E il Governatore Enzo De Luca: ” Lo Stato vincerà”

“Chiederemo che si preghi domani in tutte le chiese della nostra Napoli per fermare questa spirale di violenza”. Lo ha detto don Angelo Berselli, portavoce di ‘Un Popolo in cammino’, che oggi si è riunito con alcuni sacerdoti nella chiesa della Sanità per parlare di quanto accaduto ieri sera. I sacerdoti della zona e l’associazione ‘Un Popolo in cammino’ il prossimo 3 maggio incontreranno il prefetto di Napoli, Gerarda Pantalone: “C’è grande disponibilità – prosegue don Berselli – ma se non riceveremo risposte vuol dire che andremo altrove, ovvero a Roma”.  “Dobbiamo capire solo quale sia il numero di morti affinché si decida di intervenire più energicamente”. Don Angelo Berselli, portavoce del movimento “Un popolo un cammino” ha tenuto nella mattinata di oggi un incontro con i suoi confratelli per decidere “cosa fare” dopo l’ultimo agguato nel rione Sanità di Napoli nel quale hanno perso la vita due persone mentre altre tre sono rimaste ferite dai colpi esplosi da un killer “Un mio confratello ha detto che qui ci vuole un piano Marshall”, ha aggiunto don Angelo.E poi ha spiegato che dell’iniziativa di domani è stato informato l’arcivescovo di Napoli, il cardinale Crescenzio Sepe auspicando che ci sia una mobilitazione di tutte le parrocchie. “Mi è scappato di dire che ci sono due Napoli, una che soffre e un’altra che che sta a guardare – ha aggiunto – temo che forse, per certi versi, ci siano che due Chiese. E allora proprio per recuperare la sensibilità cercheremo di coinvolgere tutti i parroci che nelle prossime riusciremo a contattare perché domani all’unisono ci sia un momento di preghiera”. E infine ha detto: “Noi dobbiamo pregare soprattutto per gli assassini perché il morto è morto e se la vede con il Padreterno. Quello che serve è uno spirito di riconciliazione, bisogna recuperare certi valori che sono andati persi”. Anche il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca è intervenuto sulla sparatoria:  “Basta sangue a Napoli. Dopo l’attentato alla caserma dei carabinieri di Secondigliano, ora si spara e si uccide alla Sanità”, ha scritto sulla sua Facebook  ”Per me il contrasto alla criminalità è una priorità: sono al fianco delle forze dell’ordine e pronto a dare un contributo concreto, a cominciare dal potenziamento della videosorveglianza nei quartieri della città”, osserva De Luca. “Una cosa è certa: vincerà lo Stato. Siamo determinati a dare il massimo – conclude – per una svolta sociale e culturale che parta dalla scuola”


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