Il fermo indiziario di Raffaele Bacioterracino dovrà essere convalidato dal gip nella giornata di domani. Il 50enne di Marano è accusato del tenato omicidio di Enrico Pezzella il 25enne ex fidanzato della figlia che versa tra la vita e la morte nell’ospedale La Schiana di Pozzuoli con un proiettile in testa. Il quadro di quanto accaduto giovedì sera in via Antonio Musella a Marano ora è abbastanza chiaro agli investigatori che stanno cercando anche due presunti complici di Bacioterracino, uno dei quali avrebbe esploso il colpo di pistola alla testa di Enrico riducendolo in fin di vita. Raffaele Bacioterracino , che si trova rinchiuso nel carcere di Poggioreale, è scoppiato in lacrime alla fine del lungo interrogatorio condotto nella caserma dei carabinieri di Giugliano. Non è una confessione, ma quale lacrime valgono molto di più. Sono stati gli amici di Raffaele che hanno ricostrutio con gli inquirenti cosa è accaduto quella sera. Enrico e un altro amico aveva soccorso altri due compagni che avevano la vettura in panne. D’improvviso erano spuntati dal buio Raffaele Bacioterracino con altre due persone. Enrico viene aggredito, ne nasce una colluttazione. La terza persona resta però lontana e non partecipa alla discussione. Solo il padre dell’ex ed un altro aggrediscono Enrico. Poi mentre il ragazzo si trova a terra esanime colpito con una mazza si sente uno sparo. I tre aggressori fuggono. Gli amici di Enrico chiamano i soccorsi. E ora è caccia all’uomo.