Miano: padre e figlio eliminati dallo stesso commando. Il giallo dello scooter di Aniello Di Napoli

Padre e figlio: Aniello e Vincenzo Di Napoli potrebbero essere stati uccisi dallo stesso gruppo di fuoco e anche dalla stessa arma. I due legati alla famiglia Lo Russo hanno pagato col sangue l’appartenenza ai “capitoni” nella cruenta guerra di camorra che si è scatenata lungo l’asse Miano e rione Sanità. Nessuno dei due aveva precedenti per associazione camorristica ma il padre secondo gli investigatori gestiva una piazza di spaccio nella zona di San Gaetano. L’inchiesta sull’omicidio di Aniello di Napoli tra l’altro si condisce di un giallo. Ieri mattina infatti nel corso dei controlli della polizia in tutta la zona di Miano e della don Guanella uno scooter con un uomo e una donna in sella no si è fermato all’alt. Ne è nato un inseguimento ma i due sono riusciti a fare perdere le tracce. Un agente di polizia però è riuscito a segnare il numero di targa che  è risultato intestato proprio ad Aniello di Napoli, la vittima dell’altra sera. Ora gli investigatori stanno cercando di capire chi erano i due e perché viaggiavano sullo scooter della vittima. Le indagini sull’omicidio si concentrano sul gruppo dei Mallo e sui loro alleati della zona frattese. Le analogie tra i due agguati il padre e il figlio Vincenzo ucciso il 9 dicembre del 2015 tra via Miano e piazza Tafuri, sono tante e per questo che gli investigatori ritengono che sia stati eliminati dallo stesso gruppo di fuoco.

(nella foto l’auto con il corpo di Aniello di Napoli , nel riquadro a sinistra e in quello a destra il figlio Vincenzo)

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