C’è mistero attorno alla donna, una 30enne di Secondigliano trovata in compagnia del boss latitante Roberto Manganiello nel suo nascondiglio ad Orta di Atella in provincia di Caserta. La donna è indagata per favoreggiamento personale senza l’aggravante di camorra. È un’incensurata e non è escluso che proprio seguendo i suoi movimenti, gli investigatori siano giunti al covo del latitante. Solo uno di quelli a disposizione per il 34enne nipote del ras detenuto Gennaro Marino detto “Genn mecchei”.Roberto Manganiello è riuscito a rimanere uccel di bosco per quasi 4 anni grazie al suo ruolo di reggente del clan Marino delle Case Celesti. Proprio per questo affiliati e favoreggiatori esterni gli avevano procurato più di un rifugio e lui si spostava continuamente, evitando di mettere radici in un posto per non destare sospetti tra i vicini di casa. Manganiello è accusato di aver partecipato al duplice omicidio Montanino-Salierno, il 28 ottobre 2014, che diede il via alla prima faida di Scampia e Secondigliano. Fulvio Montanino era amico fidato e luogotenente di Cosimo Di Lauro, da pochi mesi investito del ruolo di capoclan dal padre Paolo. I metodi e la gestione del figlio del boss soprannominato “Ciruzzo o’ milionario” avevano creato molto malumore tra i ras della vecchia guardia e scattò la rivolta. Per dare un segnale inequivocabile, all’agguato parteciparono i pezzi grossi della scissione. Il processo a loro carico è ancora in corso.